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Emergenza caldo, “Aumentano gli accessi al pronto soccorso, non solo gli anziani”

Aumentano le chiamate per richieste dovute a malori per l’ondata di grande caldo. Al momento nei pronto soccorso non si registrano particolari criticità.
A cura di Alessia Rabbai
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Sensazione di disorientamento, grande stanchezza, incapacità allo sforzo fisico, fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla perdita di coscienza. Sono i sintomi di chi si sente male per il caldo e chiama i soccorsi. Ad essere maggiormente soggetti a complicazioni con le alte temperature non sono gli over 65, le persone che soffrono di patologie o sotto terapia farmacologica, ma anche i giovani che soffrono di ansia o attacchi di panico, che con il caldo tendono ad accentuarsi.

Dal punto di vista geografico tra Roma e Lazio le richieste d'intervento al Numero Unico delle Emergenze 112 arrivano per la maggiore dalla città e dal litorale, particolarmente frequentato durante la stagione estiva. Negli ospedali della regione come appreso da Fanpage.it non sembrano esserci al momento particolari problematiche nei pronto soccorso, ma al tempo stesso ci si aspetta un aumento degli accessi.

Ares: "Aumento degli interventi ma nessuna criticità"

"Abbiamo osservato un aumento di circa il 15 per cento della nostra attività tra Roma e provincia per l'esposizione alle alte temperature di questa estate. Il caldo intenso che si sta registrando in questi giorni può provocare nei più fragili quadri di natura emergenziale – ha spiegato Lucia De Vito, direttrice del Dipartimento d'Emergenza di Ares 118 e direttrice della Centrale operativa regionale di Roma Area Metropolitana – La fascia d'età più elevata è quella maggiormente a rischio ma non solo. Ad ogni chiamata corrisponde un'intervista telefonica, che mira ad individuare quali siano le problematiche di maggior rilievo, in relazione alle funzioni vitali".

Sull'attuale situazione dei pronto soccorsi che trovano le ambulanze al loro arrivo spiega: "L'accoglienza dei pazienti è notevolmente migliorata, con tempi d'attesa di 15-20 minuti, spesso purtroppo si arriva con più mezzi in uno stesso ospedale". E rispetto agli anni passati per ora "non ci risultano particolari criticità".

Il piano caldo 2023 per la prevenzione

Andrea Barbara, medico di Direzione sanitaria responsabile del piano caldo 2023 per la Asl Roma 1 ha spiegato come una parte fondamentale per lavorare sulle ondate di calore è la prevenzione, per limitare l'aumento inevitabile degli accessi al pronto soccorso. "Come azienda abbiamo messo in atto un piano richiesto della Regione Lazio: con la sinergia tra medici di medicina generale, distretti per il tramite delle centrali operative territoriali e centrale operativa di Ares ci si prende cura di una popolazione a rischio per gli effetti delle ondate di calore. I pazienti under 65 vengono suddivisi in livello di rischio crescente da 1 a 4.

Nella Asl Roma 1 da un milione di cittadini abbiamo oltre 200mila pazienti over 65: tra queste 3mila sono le persone over 65 con livello di rischio 4 ossia molto alto e 6mila quelle con livello di rischio 3. Li contattiamo a casa e gli chiediamo di far parte del piano monitoraggio telefonico e li chiamiamo tutti i giorni, facendogli domande specifiche sul loro stato di salute e chiedendogli se hanno bisogno di altro. Sulla base delle risposte decidiamo se il paziente sta bene o se serve un'ulteriore presa in carico, informando il medico di base e il 118″.

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