Emergenza abitativa, ex Sibilla Aleramo occupata: arriva la polizia, sgombero in corso
Questa mattina è stata occupato l'edificio che ospitava la scuola intitolata a Sibilla Aleramo, in via Tiburtina 967, a pochi passi dalla fermata della metropolitana di Rebibbia. Lo stabile, ormai vuoto e abbandonato da circa 15 anni, è uno dei migliaia caduto in disuso nella capitale.
Per protestare contro l'emergenza e il caro affitti, il Censimento Augestito Soluzioni Abitative e studenti universitari delle Liste degli studenti e delle studentesse in lotta questa mattina sono rientrati nell'edificio e lo hanno occupato: non hanno intenzione di lasciarlo fino a quando non riusciranno ad iniziare un'interlocuzione sull'utilizzo dello spazio. Nel frattempo, però, poco dopo mezzogiorno, sul posto sono arrivati gli agenti della polizia e verso le 16.30 lo stabile è stato sgomberato.
Lo sgombero in corso
Verso il primo pomeriggio, però, sono arrivati agenti della polizia per sgomberare la zona. "Più di 90 nuclei familiari senza casa insieme agli studenti universitari in lotta sono in questi momenti sotto sgombero – fanno sapere a Fanpage.it – Gli agenti stanno entrando nello stabile in questo momento: si sono fatti strada spostando, anche di peso, le persone che si trovavano davanti al cancello dello stabile e ora cercando di entrare nell'edificio. Ancora una volta, la politica sembra mandare avanti le soluzioni di ordine pubblico, invece di ascoltare le richieste di chi non ha casa".
L'assemblea pubblica e la manifestazione del 24 giugno
L'appuntamento, per tutte e tutti, è questo pomeriggio alle ore 16, per una prima assemblea pubblica sul tema. La protesta continua in piazza sabato prossimo, il 24 giugno, con una manifestazione.
"Quattordicimila famiglia sono in attesa di un alloggio popolare; decine di migliaia di studentesse e studenti sono costretti a rivolgersi a un mercato immobiliare interamente deregolamentato; fratti e operazioni forzose nelle case popolari continuano ogni giorno; le occupazioni abitative esistenti vivono quotidianamente con la spada di Damocle della negazione della residenza e delle costanti minacce di sgombero. Non possiamo più aspettare! Roma che rivendica casa, reddito e salute per tutt* oggi si riprende l'ennesimo spazio che può essere riutilizzato e recuperato con celerità senza consumare suolo né avallare nuove nuove colate di cemento".