Emanuela Orlandi, il fratello lancia manifestazione il 13 gennaio: “In tanti per rompere il silenzio”
Emanuela Orlandi il 14 gennaio 2024 avrebbe compiuto cinquantasei anni, se non fosse scomparsa nel nulla. In occasione del suo compleanno per ricordarla il fratello Pietro ha annunciato una manifestazione in programma sabato 13 gennaio. L'appuntamento è alle ore 15.30 a piazza Cavour nel quartiere Prati a Roma. Centinaia di persone si riuniranno intorno ai famigliari per chiedere "verità e giustizia" sulla sparizione di Emanuela, la cittadina vaticana scomparsa in circostanze misteriose e della quale non si hanno più notizie dal lontano 22 giugno del 1983.
Pietro Orlandi: "La giustizia non si può silenziare"
I famigliari di Emanuela Orlandi a distanza di quarantuno anni cercano risposte, tenendo alta con l'aiuto della stampa l'attenzione su uno dei maggiori casi italiani irrisolti. Pietro Orlandi è convinto che il Vaticano sappia qualcosa sulla sparizione di sua sorella:
"Più saremo e più forte sarà il messaggio a chi vuole continuare ad occultare la verità – scrive in un post pubblicato su Facebook – Dobbiamo dare una risposta forte al silenzio che da dopo l’estate sta avvolgendo questa storia – aveva scritto nei giorni scorsi – Stanno cercando di far dimenticare, di abbassare l’attenzione e per questo serve una forte presenza alla manifestazione. Devono capire tutti, Vaticano, procura, politica, media, che la sete di giustizia non si può silenziare".
Atteso il via dei lavori della Commissione parlamentare d'inchiesta
La manifestazione si svolgerà in attesa dell'inizio dei lavori della Commissione parlamentare d'inchiesta approvata sulle sparizioni di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori approvata dal parlamento ma ancora non costituita. Mirella Gregori è una coetanea di Emanuela Orlandi, scomparsa circa un mese prima, il 7 maggio del 1983 e anche lei mai più ritrovata.
"Ho sempre avuto fiducia in questa commissione – ha spiegato Pietro Orlandi a novembre 2023 ospite Di Martedì in onda su La7 – Ho sentito la vicinanza delle istituzioni anche questa volta. Dovrà approfondire tutte le situazioni poco chiare che ci sono state negli ultimi 40 anni, a partire dai rapporti fra Stato italiano e Stato Vaticano. Se consideriamo che già due mesi dopo la scomparsa di Emanuela ci fu un invito fra la Presidenza del Consiglio e lo Stato Vaticano su questo rapimento, aprendo una falla che difficilmente si potrà chiudere. Questo fa capire che già due mesi dopo si sapeva cosa potesse esserci dietro questa storia", spiega. "Occorre capire il ruolo dei servizi segreti, sono scomparsi dei faldoni del Sismi che ha seguito questa storia nei rapporti con i servizi segreti stranieri, dalla Stasi al Gru, i servizi sovietici addirittura. Sono situazioni poco chiare che non sono mai approfondite".