Emanuela Orlandi e il dossier in Vaticano, Pietro: “Fu l’ultimo aiuto di Andrea Purgatori nel caso”
"Cardinal Bertone tiene il fascicolo su Emanuela Orlandi sotto al cuscino". È la notizia arrivata da Pietro Orlandi tramite Andrea Purgatori, poco tempo prima che morisse. "Quello è stato l'ultimo aiuto che mi ha dato – ha spiegato Pietro nel corso del sit-in organizzato in occasione del compleanno della sorella Emanuela – Mi ha detto anche che nel rapporto c'erano delle cose che lo riguardavano. Chiaramente quella del cuscino è una metafora, ma questo può farci capire molte cose".
Il giallo del dossier segreto su Emanuela Orlandi in Vaticano
Dopo anni trascorsi a negare l'esistenza di quel fascicolo, il Vaticano ha ammesso la sua esistenza. "Hanno detto che hanno trovato quel fascicolo, ma che il contenuto è riservato e che non è ancora arrivato il momento di condividerlo – ha continuato Pietro – Ma quel dossier è in segreteria di Stato dal 2012. Non improvvisavo quando ho parlato della sua esistenza. Nel 2011 ho incontrato Monsignor Georg, il segretario di papa Ratzinger. Mi ha detto che non era a conoscenza di molte cose, perché lui all'epoca non c'era. Così ha incaricato il capo delle gendarmeria Vaticana di fornirgli il rapporto. Pronto dal 2012″.
Convocato a parlare in commissione bicamerale d'inchiesta, Giani ha confermato di aver stilato il rapporto proprio su richiesta di Padre Georg. "Rispetto a quanto mi era stato raccontato, c'è ancora qualcosa che non torna. E temo possa avere a che fare con il fatto che Giani, sebbene abbia lasciato l'incarico in Vaticano da tempo, sia ancora cittadino della Santa Sede", ha ipotizzato il fratello di Emanuela Orlandi.
Il fascicolo si trova in segreteria di Stato dal 2012
A confermare dell'esistenza del fascicolo e a sottolineare che era conservato in segreteria di Stato era stato Paolo Gabriele, l'aiutante di Benedetto XVI. "Mi aveva detto di averlo visto sul tavolo di padre Georg, fuori dall'ufficio di Ratzinger. C'era scritto Rapporto Emanuela Orlandi – ha continuato il fratello della quindicenne scomparsa – Hanno sempre negato la sua esistenza, hanno detto di aver consegnato tutto quello che avevano. Poi se ne sono usciti dicendo che il dossier esiste davvero. E una persona, non dico il nome, è già stata ricevuta dagli inquirenti, ha detto che a conservarlo era Cardinal Bertone, che all'epoca era cardinale di Stato (e che oggi ha quasi 91 anni, ndr)".
Sconosciuto, invece, resta ancora il contenuto. "Avevano detto che erano disposti a fornire una fascicolo con i nomi in Procura, ma che non sarebbero andati oltre quei nomi, purché la Procura potesse imbastire una storia verosimile per allontanare i dubbi sul Vaticano – ha ricordato Pietro Orlandi – E nel frattempo resta un segreto quanto riportato nel dossier. Farebbero meglio a parlare, invece. Se la verità esce fuori da noi, ci saranno problemi per la Santa Sede".