Emanuela Orlandi e il caso Gregori, l’avvocato della famiglia di Mirella: “Sono due storie separate”
La scomparsa di Mirella Gregori e quella di Emanuela Orlandi sono due casi separati? È ciò che pensa il legale della famiglia di Mirella che durante l'audizione alla commissione bicamerale di inchiesta sulla scomparsa delle ragazze il prossimo giovedì, 12 settembre 2024, chiederà di "separare definitivamente i casi".
Secondo quanto dichiarato l'avvocato Nicodemo Gentile, quella legata a Mirella Gregori, scomparsa il 7 maggio del 1983, poco più di un mese prima di Emanuela Orlandi, è una "verità semplice, un intrigo quasi a chilometro zero", totalmente slegato dalla vicenda che, invece, riguarda Emanuela Orlandi.
La risposta della sorella Maria Antonietta Gregori
Raggiunta da Fanpage.it, Maria Antonietta Gregori non ha potuto fare altro che esprimere il completo appoggio al legale. "Non posso che trovarmi d'accordo con lui – ha spiegato Gregori – Ho sempre sostenuto che fosse necessario scindere i due casi. Anche se in alcuni passaggi ci possono essere delle cose che le uniscono, occorrerebbe valutarne la veridicità".
La verità sulla scomparsa di Mirella Gregori
A due giorni dall'audizione nel corso della Commissione bicamerale d'inchiesta in cui saranno ascoltati i legali delle famiglie delle ragazze scomparse, l'avvocata Laura Sgrò e l'avvocato Nicodemo Gentile, proprio quest'ultimo ha fornito un'anticipazione del suo intervento. Come si legge sull'agenzia Ansa, la richiesta è quella di scindere i due casi, "per molto tempo rappresentato un forzato e sbiadito derivato". Prima di lui, già il giornalista Gianni Sarrocco aveva illustrato alla Commissione la possibilità che i due casi fossero separati.
Secondo quanto dichiarato dal legale, in particolare, il caso di scomparsa di Mirella Gregori sarebbe una "verità semplice, un intrigo quasi a chilometri zero consumato in un limitato dedalo di strade e vie, bar e parrocchie".
Il caso Gregori: cosa è successo secondo l'avvocato
"Chi ha citofonato a casa Gregori, potrebbe non essere la stessa persona che ha incontrato Mirella presumibilmente al monumento al Bersagliere: per questo chiederemo anche di scandagliare per quanto ancora possibile, le amicizie e le relazioni di Mirella". Alcune delle quali, citati nel diario della ragazzina, non sono mai state chiamate a parlare.
Proprio una delle amiche, spiega ancora il legale Gentile, avrebbe parlato davanti alle autorità di una sorta di doppia vita di Mirella: "Una specie di due mondi: uno con i suoi coetanei, nella cerchia del quale si collocano il fidanzatino di allora ed i suoi compagni di scuola. L'altro composto da persone più adulte, legato alla frequentazione di Sonia De Vito, che era sì quasi coetanea di Mirella, ma aveva un fidanzato più grande".
Fidanzato e, attuale marito, che avrebbe rilasciato delle dichiarazioni piuttosto vaghe e contraddittorie una volta chiamato a parlare della scomparsa di Gregori in commissione bicamerale, che le ha reputate false. Secondo una delle compagne di scuola di Mirella, ascoltata dagli inquirenti, si tratterebbe dello stesso ragazzo rifiutato da Mirella prima della sua scomparsa. "Potrebbe essere l'ultima occasione per conoscere la verità", ha poi concluso l'avvocato Gentile.
La richiesta: "Se l'amica Sonia conosce la verità, deve parlare"
Da anni, a questo proposito, la sorella di Mirella Gregori, Maria Antonietta, lancia appelli nei confronti dell'amica, Sonia De Vito. È lei che ha parlato per ultima con l'amica Mirella. Ed è lei che, convocata dalla commissione bicamerale di inchiesta, ha chiesto di essere ascoltata a porte chiuse. Ed è sempre lei che, all'epoca ragazzina, avrebbe chiuso tutti i rapporti con la famiglia dell'amica del cuore, sorella compresa, dopo la scomparsa, come ribadito più volte da Maria Antonietta Gregori. La stessa Sonia che, in un bar, disse: "Lui ci conosceva, come ha preso Mirella poteva prendere anche me", spaventata.