Emanuela Orlandi, Ali Agca su Lele Mora: “Parla a mio nome, ma non ho mai conosciuto questo tizio”
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"Devo rispondere a un'intervista di un certo Lele Mora, che parla a mio nome. Io non ho mai conosciuto questo tizio". Queste le parole di Ali Agca, ex Lupo Grigio e attentatore di papa Giovanni Paolo II nel 1981 sulle dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa da Lele Mora. "Emanuela Orlandi è viva e si trova in Austria. Me lo ha detto Ali Agca, con cui ho lavorato per un periodo", aveva dichiarato l'ex agente del vip sulla scomparsa avvenuta il 22 giugno del 1983. Ma a qualche giorno dalla messa in onda delle sue dichiarazioni, Agca è tornato per smentirlo.

Ali Agca su Lele Mora: "Mai conosciuto questo tizio"
Ali Agca è tornato a parlare in Italia, del caso di scomparsa di Emanuela Orlandi e per augurare una pronta guarigione a papa Francesco. Ma soprattutto per eliminare ogni dubbio sul presunto rapporto di cui aveva parlato Lele Mora.
"Se io ti dico una cosa, è perché è vera – aveva detto in trasmissione al Le Iene Lele Mora – Emanuela Orlandi è viva e si trova in Austria. Lo so perché per un periodo ho lavorato con Ali Agca. Lo portavo in giro per le televisioni del mondo. Mi ha raccontato tutto, anche perché ha sparato a Giovanni Paolo II, ma non te lo posso dire. L'ho rivelato Benedetto XVI, ci vedevamo spesso".
Pochi giorni dopo, però, è lo stesso Ali Agca a smentire tutto alla base. "Mai conosciuto questo tizio – ha spiegato a Libero, in un video – La sua intervista o la sua allucinazione non ha alcun significato".
Cosa ha detto Ali Agca su Emanuela Orlandi
Nel corso dei tre minuti di video inviati al quotidiano, Ali Agca, per prima cosa, ha augurato una buona guarigione a papa Francesco, definendolo "amico dei popoli del Terzo Mondo". Poi è tornato ad esprimersi sul caso Orlandi.
"Si tratta di un mistero assolutamente collegato al Mistero di Fatima, non è un caso di pedofilia infame", ha sottolineato, forse dopo aver appreso delle ipotesi che si stano facendo largo in commissione bicamerale d'inchiesta e, in particolare, nel vicepresidente Morassut che sembra essere propenso alla pista del rapimento a scopo sessuale.

"Devo rispondere anche alle calunnie infami contro Giovanni Paolo II, che era un buono onesto, integralmente morale, anche se nel suo passato in Polonia era amico dei fascisti", ha aggiunto prendendo le difese della figura che, spesso, come anche ribadito nel podcast di Fedez e Mr Marra Pulp Podcast, sembra non apparire totalmente limpida. Più volte su papa Wojtyla si è soffermato anche Pietro Orlandi, per riportare informazioni che gli sono arrivate da testimoni che hanno voluto incontrarlo, come il sodale di De Pedis e anche per il comportamento adottato dallo stesso pontefice dopo la scomparsa della sorella. "Dopo la sua visita sulla sua scomparsa di Emanuela sono calati silenzio e omertà", ha dichiarato.

La verità su Emanuela Orlandi secondo Ali Agca
"Dite che il Vaticano deve rivelare tutta la verità? Perché lo Stato italiano non rivela tutta la verità sulla strage di Ustica che tutti conoscono, dai ministri della Difesa ai capi dei servizi segreti? C'è ragion di stato, c'è segreto di Stato", ha aggiunto ancora Ali Agca, quasi a protezione della Santa Sede che, però, a suo avviso sarebbe a conoscenza di tutto l'accaduto. Un atteggiamento in netta contrapposizione con quello che lo vedeva citare il Vaticano come artefice del rapimento della quindicenne: "Le bugie hanno vinto", diceva qualche mese fa, intenzionato a parlare "per liberarsi la coscienza" prima della sua morte, prevista fra non molto a causa di un violento tumore, come da lui stesso dichiarato.
"Il Vaticano sa tutto, Opus Dei sa tutto – ha infatti continuato – Se taccio non è un problema, perché tutto sanno tutto. Emanuela sta benissimo, è come una suora in mano al Vaticano, a uomini e donne onesti che hanno rispettato sempre l'integrità morale e fisica di Emanuela Orlandi, la pedofilia non c'entra", ha poi concluso.
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