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Tony Effe escluso dal Concertone a Roma

Elodie su Tony Effe: “Confrontiamoci sul linguaggio, ma è un racconto non la realtà”

Anche Elodie si schiera con i suoi colleghi, criticando la scelta del comune di Roma di escludere Tony Effe dal concerto di Capodanno. E poi dice la sua sul sessismo dei testi del rapper.
A cura di Redazione Roma
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Tony Effe escluso dal Concertone a Roma

Anche Elodie, che sarà in gara al prossimo Festival di Sanremo proprio con Tony Effe, si schiera con il rapper romano. Non lo fa denunciando la censura ma, come è ormai nello stile a cui ci ha abituato, sollevando alcune domande e dicendo quello che pensa con grande chiarezza. "Non l’ho fatto pubblicamente, ma sì, sono d’accordo con i miei colleghi. Possiamo avere gusti diversi, ci possono piacere generi differenti, fa parte della democrazia parlarne. Questo non deve impedire a un ragazzo di salire sul palco", rispondendo a una domandanell'intervista rilasciata a Repubblica, la cantante di Quartaccio si aggiunge così alla schiera di musicisti che hanno contestato l'esclusione del cantante di Sesso e Samba dal concertone di Capodanno.

Il caso è un vero guaio per l'amministrazione di Roberto Gualtieri, che ora rischia di dover annullare l'evento dopo che anche gli altri ospiti hanno dato forfait in solidarietà (Mahmood e Mara Sattei), con un effetto a cascata che sta rendendo impossibile per il comune organizzare il concerto. Intanto Tony Effe si è organizzato il suo capodanno al Palaeur.

Elodie, pur asciando intendere che lo stile del rap romano non è proprio quanto trova più vicino alla sua sensibilità, prova a rispondere in maniera esaustiva alle accuse sul sessismo contenuto nei testi di Tony Effe:

Ci si può confrontare sul linguaggio, quella è la sua forma di espressione: nella vita reale non fa quelle cose. Senza fare paragoni, Tarantino gira film violenti, ma non uccide nessuno. Faccio ancora un altro esempio, proprio sulla mia fisicità: io uso il corpo sul palco, lo mostro, ma nella quotidianità non vado in giro in mutande. Ci stiamo dimenticando dello storyelling, allora non dovremmo fare il cinepanettone, anche quello propone un certo linguaggio, ma è uno spaccato dell’Italia. A me non piace, però è una realtà che esiste, e tanti ridono. Una cosa può piacere e non piacere. Il rap non è il mio genere preferito, però ci sta. Un artista può esprimersi

Quello che Elodie prova a chiarire è perché tante donne in queste ore si stanno schierando contro l'esclusione del cantante, provando a discernere tra la forma del racconto nelle canzoni e la realtà, pur chiedendo a tutti di riflettere sui codici di comportamento che tramite l'arte e la cultura si riproducono o si rafforzano nella società.

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