Elezioni Roma, la polemica: Calenda accusa Pd di diffondere sondaggi clandestini
Due giorni fa il botta e risposta con il Pd sulle parole del sottosegretario leghista Giorgetti, che quasi sembrava preferire Carlo Calenda a Enrico Michetti. Oggi l'ultima polemica tra il candidato di Azione e i democratici è scoppiata a causa di un sondaggio clandestino: per Calenda, infatti, sui social network starebbe circolando una rilevazione commissionata dal Partito democratico romano secondo la quale il candidato del centrosinistra, Roberto Gualtieri, sarebbe il favorito per la vittoria al primo turno. "C'è un sondaggio, non si sa fatto da chi e come, che gira su alcuni broadcast e che dice che Gualtieri è Obama. E' solo l'ultimo episodio di una serie di colpi bassi e attacchi scombiccherati da parte del Pd", ha attaccato Calenda su Facebook. "Ci sono stati attacchi da parte di dirigenti del Pd sugli apprezzamenti di Giorgetti, il capolista della Lista Civica per Gualtieri, Alessandro Onorato, mi ha attaccato sulla coerenza, lui che ha festeggiato la caduta di Marino e criticava il Pd. Ciò dimostra che a Roma il problema del Pd è la qualità della classe dirigente, Bettini, Astorre e Mancini. Gualtieri, che è perbene e capace, si fa prendere la mano da loro e poi arrivano questi attacchi senza senso", ha scritto ancora il candidato sindaco di Azione.
Raggi: "Carlo hai ragione, al ballottaggio ci vado io"
A dare manforte a Calenda è arrivato il commento della sindaca, Virginia Raggi, che sotto al post ha scritto: "Caro Carlo, hai ragione, questa cosa dei sondaggi irregolari e fasulli è una vergogna. Ma una cosa è certa: al ballottaggio ci andrò io".
Gli ultimi sondaggi sulle elezioni a Roma
Ricordiamo che per quanto riguarda i sondaggi elettorali, è vietata la pubblicazione o la diffusione delle rilevazione nei quindici giorni precedenti alla data del voto e fino alla chiusura delle operazioni di voto. I candidati possono commentare i risultati dei sondaggi, ma soltanto quelli pubblicati prima del termine dei quindici giorni dal voto. Secondo le ultime indagini pubblicate, Michetti sarebbe quasi certo di accedere al ballottaggio con una percentuale compresa tra il 30 e il 31 per cento. Gualtieri arriverebbe al secondo posto con il 27 per cento dei consensi circa, mentre Raggi e Calenda si dovrebbero accontentare del terzo e del quarto posto.