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Elezioni comunali Roma 2021

Elezioni Roma, il cameriere che fece dimettere Marino per il vino da 50 euro si candida con Raggi

Il cameriere che portò il vino da 55 euro a Ignazio Marino, uno dei motivi per cui l’allora sindaco fu costretto alle dimissioni, si candida a sostegno di Virginia Raggi: “Per me è stata bravissima. Mi hanno chiesto una mano per riempire anche la lista in Circoscrizione. Se Virginia sa che ero il cameriere di Marino? No, non credo”.
A cura di Enrico Tata
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Fu la goccia che fece traboccare il vaso, l'ultimo presunto scandalo che convinse i consiglieri del Partito democratico a sfiduciare il loro sindaco, Ignazio Marino. Cinquanta euro di vino per una cena con la moglie pagati, questa era l'accusa, con la carta di credito del Campidoglio. E adesso il cameriere che portò la bottiglia al tavolo dell'ex primo cittadino, fa notare Lorenzo D'Albergo su Repubblica, si è candidato con Virginia Raggi.

Il vino dello scandalo

Al centro delle polemiche finì una cena consumata dalla Taverna degli amici, ristorante in piazza Morgana, pagata 120 euro con carta di credito. Alla Repubblica il proprietario del locale raccontò di una "bottiglia di vino da 55 euro. Era uno Jermann vintage tunina". Marino sostenne di aver cenato con una rappresentante della World Healt Organization, ma il ristoratore smentì questa versione: "Era con la moglie". Raccontò all'epoca il titolare del ristorante: "È un bianco, un vino importante. Non è tra i più costosi in assoluto, certo, ma vintage tunina è un vino buono. La Jermann poi fa tutte ottime bottiglie. È il penultimo in ordine di costo. C'è una bottiglia da 25, poi da 55 euro. E poi i prezzi salgono. Quando mi hanno detto che qualcuno lo aveva ordinato, ho chiesto subito "per chi è ‘sto vino?". Poi ho pensato "hai capito come si tratta il sindaco?". Me lo ricordo come se fosse oggi".

Marino assolto, uno dei suoi accusatori candidato con Raggi

Marino, accusato di peculato e falso proprio per la vicenda degli scontrini, è stato assolto dalla corte di Cassazione perché "il fatto non sussiste". In primo grado era stato assolto e in appello era stato condannato a due anni. Oggetto del processo erano circa cinquanta cene pagate con la carta di credito dell'amministrazione capitolina. Adesso uno dei suoi accusatori, il cameriere della Taverna degli amici, ristorante che oggi si chiama Angelino, è candidato consigliere comunali nella lista civica a sostegno di Virginia Raggi. Si chiama Carmelo Ciraulo e ha spiegato così a Repubblica il perché del suo sostegno a Raggi: "È venuta spesso da noi a pranzo. Come tanti sindaci, perché siamo a due passi dal Campidoglio. A un certo punto mi ero anche messo in testa di aiutarla con una lista in suo favore. Ha lavorato tantissimo in questi anni, con la stampa sempre contro. Mai un trafiletto a favore, nessuno gli riconosce mai nulla. Per me invece è stata bravissima. Mi hanno chiesto una mano per riempire anche la lista in Circoscrizione. Se Virginia sa che ero il cameriere di Marino? No, non credo".

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