Elezioni Roma, Gasparri: “Da Forza Italia proposta di serietà, non inseguiamo i no green pass”
Maurizio Gasparri, membro dello stato maggiore azzurro e senatore di Forza Italia, è anche il coordinatore del partito a Roma. Durante le trattative della coalizione per disegnare il candidato sindaco era stato messo sul piatto anche il suo nome, per poi sciogliere lo stallo con la designazione di candidati civici in tutte le città. Ora è impegnato in prima linea nella campagna elettorale del centrodestra per Enrico Michetti, e nel far conoscere proposte e volti della lista di Forza Italia e Udc.
In un centrodestra in cui ognuno sembra portare avanti una campagna elettorale parallela, Gasparri ci tiene a sottolineare l'alterità di Forza Italia rispetto agli alleati: "Noi indichiamo un profilo di serietà, di Forza Italia c'è bisogno per le città e in generale. Abbiamo scelto con chiarezza la linea dei vaccini, del Green Pass, perché vogliamo riaprire l'Italia, farla tornare a muoversi, non vogliamo cavalcare sacche di minoranza". E il riferimento è evidentemente ai mal di pancia nella Lega al governo e all'opposizione di Fratelli d'Italia in parlamento.
E sul candidato? "Abbiamo preferito l'unità della coalizione intorno a Michetti", dice Gasparri. Un ruolo, quello di collante dell'unità del centrodestra, che Forza Italia svolge tutti i livelli: "All'interno delle coalizioni non c'è dubbio che è in corso una competizione, ma Silvio Berlusconi ha sempre privilegiato la coesione, ha addirittura proposto un partito unico ma molti pensano alla propria bottega mentre noi puntiamo alla sintesi e alla convergenza perché alla gente dobbiamo offrire soluzioni". Gasparri sottolinea poi le divisioni del campo avversario tra la candidatura di Virginia Raggi, Roberto Gualtieri che dice "costretto a candidarsi" e Carlo Calenda "che cerca solo gloria per avere qualche voto così da poter negoziare nel prossimo partito dove andrà". E proprio su Calenda, che potrebbe pescare nello stesso bacino di voti di Forza Italia che a Roma si presenta in una lista congiunta con l'Udc, non lesina un giudizio durissimo: "Per essere il nuovo è uno dei politicanti più consumati e invotabili che ci siano".
Non proprio in stato di grazia secondo i sondaggi, il senatore Gasparri non nasconde "le nostre difficoltà a far emergere il profilo di serietà, in un'epoca in cui è più l'algoritmo, la tendenza social che detta i flussi dei consensi, piuttosto che la qualità della proposta", rivendicando la scelta di andare "controtendenza puntando molto sui contenuti", presentandosi ai cittadini con "la solidità e l'esperienza", visto che "proprio la frase grillina ha dimostrato che l'improvvisazione, l'incompetenza non è la soluzione alla cattiva politica". E il giudizio su Virginia Raggi e sul Movimento 5 Stelle al governo delle città non potrebbe essere più radicale: "Ignoranza e improvvisazione, è un bene che i cittadini gli abbiano votati sennò gli rimaneva il dubbio che quelli dell'antipolitica erano più bravi e invece sono degli idioti incapaci e si è visto con chiarezza". E sulla sindaca dice: "Ha peccato di presunzione perché, facendosi una domanda e dandosi una risposta, avrebbe dovuto farsi da parte prima ancora di candidarsi".
Esponente politico nazionale di rilievo e parlamentare, ex ministro ed ex vicepresidente del Senato, Gasparri non si è tirato indietro quando a Roma c'è stato da rimboccarsi le maniche per far rinascere Forza Italia in città: "Serviva una figura energica, riconoscibile, per riorganizzare le fila di un partito che molti avevano abbandonato inseguendo i voti, un vecchio vizio, sperando ci fosse un posto per loro". E proprio da qua, dalle cose più semplici, dalla garanzia di una normale efficienza dei servizi che il nuovo sindaco dovrà ripartire. Un lavoro che ha ricordato a Gasparri che "bisogna affrontare le grandi questioni guardando sempre ai problemi concreti", e "un'occasione per riannodare i fili con i territori e individuare figure delle nuove generazioni da coinvolgere e a cui affidare responsabilità".