Elezioni Lazio, Corrotti (Fdi): “Le mie proposte: garante della disabilità e premio famiglie numerose”
Laura Corrotti è la consigliera regionale del Lazio uscente più giovane. E proprio le politiche giovanili sono uno dei temi su cui Corrotti, candidata nella lista di Fratelli d'Italia alle elezioni del 12 e 13 febbraio, ha dichiarato di voler lavorare nei prossimi cinque anni: "È vero, ci sono alcuni bandi regionali dedicati ai ragazzi, ma l'accesso è molto complicato e dovrebbe essere più semplice. E poi, oltre ai bandi, vorrei presentare una vera e propria legge sull'imprenditoria giovanile e riattivare il forum regionale delle politiche giovanili, in modo da riavvicinare i ragazzi alla Regione".
Quali sono due proposte su cui ha lavorato in questi anni e che le stanno più a cuore?
Mi sono occupata soprattutto di questioni sociali e tra le iniziative che ho proposto c'è quella del garante della disabilità. L'obiettivo è quello di istituire una figura che possa fare da tramite per le persone che hanno più difficoltà, fare da collegamento con la Regione sui temi socio assistenziali. La Regione Lazio in questi anni si è allontanata molto dai diritti dei cittadini, con le persone in difficoltà che non hanno, di fatto, avuto alcun punto di riferimento. Su questo c'è una mia proposta, bocciata dalla maggioranza, che però adesso D'Amato ha proposto come sua idea.
Un'altra proposta che mi sta a cuore è l'istituzione del quoziente famiglia, un premio Isee di natalità per le famiglie numerose, che permetta loro di accedere facilmente ai servizi regionali.
In cosa ha fallito l'amministrazione Zingaretti, secondo lei?
Io direi più o meno tutto. Ma uno dei più grandi fallimenti di Zingaretti è l'aver promesso la riduzione dell'Irpef. In realtà, però, nel Lazio paghiamo le addizionali Irpef e Irap più alte d'Italia senza avere servizi adeguati. Un altro fallimento è il piano regionale sui rifiuti, che non prevede alcun impianto. Zingaretti ha fallito infine anche sulle infrastrutture e in questo senso penso per esempio alla Roma-Latina e alla Roma-Valmontone, promesse e mai realizzate concretamente. In generale, sono state promesse molte cose e molte sono state disattese.
Sulla sanità come giudica l'operato di D'Amato? L'assessore rivendica come risultato l'uscita dal commissariamento…
Come dicevo, noi paghiamo l'addizionale Irpef proprio per rientrare da quel debito sanitario. Siamo usciti dal commissariamento, è vero, ma siamo ancora in pieno piano di rientro. Per questo, il Lazio in questo momento non è libero di investire sulla sanità. L'uscita dal commissariamento è un risultato solo formale, perché di fatto non possiamo ancora investire sulla sanità. Su questo il Lazio fa acqua da tutte le parti: sono stati chiusi ospedali, ridotti i posti letto, non sono stati fatti investimenti su nuove assunzioni di infermieri e medici, i reparti continuano ad essere smantellati e non esiste una vera sanità di prossimità, con le tanto decantate case della salute che sono cattedrali nel deserto. Certo, siamo usciti dal commissariamento, ma questo certamente non viene percepito dai cittadini, che chiedono di avere servizi reali e concreti.
Perché un cittadino del Lazio dovrebbe votare Francesco Rocca?
Rocca ha dimostrato negli anni di essere una persona pragmatica e pratica come presidente della Croce Rossa, una persona che riesce a intervenire sui problemi reali delle persone. D'Amato rivendica di aver fatto un buon lavoro sulla vaccinazione Covid? Ricordiamo che gli hub più grandi per la vaccinazione li ha allestiti e gestiti proprio la Croce Rossa. Come Fratelli d'Italia, ci presentiamo agli elettori con la nostra competenza, l'onesta e la concretezza che Giorgia Meloni ha dimostrato anche a livello nazionale. Dall'altra parte c'è un candidato che governa ancora con i 5 Stelle, che non si sono neanche dimessi dalla giunta. Certamente la coerenza non è dalla loro parte…
Rocca è il candidato giusto? I sondaggi dicono che è più debole delle liste che lo sostengono… Non si rischia di replicare quanto fatto da Michetti a Roma?
Sicurissimi. La scelta migliore che si potesse fare, per il suo passato, per aver gestito l'ospedale Sant'Andrea, uno dei migliori del Lazio… È la persona giusta al momento giusto. Può guidare il Lazio ed essere punto di riferimento per i cittadini, che troppo spesso si sono trovati davanti amministrazioni lontanissime e non attive nel risolvere i problemi che ogni giorno vivono sulla loro pelle.