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Elezioni comunali Roma 2021

Elezioni, cosa vogliono fare Calenda, Gualtieri, Michetti e Raggi con lo stadio della Roma

L’As Roma scende in campo nella campagna elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. La società giallorossa non esprime alcuna preferenza per i candidati, ovviamente, ma la richiesta al futuro sindaco è posta in maniera chiara ed esplicita: approvare il progetto del nuovo stadio entro un anno dall’insediamento della nuova giunta. Cosa ne pensano i principali candidati sindaco di Roma.
A cura di Enrico Tata
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L'As Roma scende in campo nella campagna elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. La società giallorossa non esprime alcuna preferenza per i candidati, ovviamente, ma la richiesta al futuro sindaco è posta in maniera chiara ed esplicita: approvare il progetto del nuovo stadio entro un anno dall'insediamento della nuova giunta. "Noi crediamo fortemente che il progetto si possa approvare entro un anno dalla sua presentazione", ha dichiarato il ceo della Roma, Guido Fienga, all'agenzia Ansa. "Seguiamo con interesse la campagna elettorale, desiderosi di conoscere le idee dei candidati in merito al progetto dello stadio", ha aggiunto. L'aspettativa nei confronti del nuovo sindaco "è che i tempi di approvazione siano all'altezza di un progetto così ambizioso e importante non solo per i nostri tifosi ma per l'intera comunità". Secondo Fienga, vista l'esperienza con il progetto di Tor di Valle, "un iter di approvazione troppo lungo rischia di far perdere significato al progetto stesso, alterando di fatto le condizioni per il suo successo".

Lo stadio, ha spiegato il ceo della Roma, dovrà essere un impianto in cui i romanisti possano ‘vivere' il club in tutti i giorni della settimana e non soltanto nel giorno della partita. Dovrà inoltre "essere pienamente compatibile con la città, ovvero in grado di integrarsi con il territorio cittadino il più vicino possibile ai quartieri dove vivono i nostri tifosi. Per questa ragione abbiamo più volte utilizzato espressioni come sostenibile e verde: dovrà essere "soltanto" uno stadio, motore di riqualificazione e sviluppo, senza necessità di altri progetti dal forte impatto urbanistico per la sua realizzabilità. Una volta che la nuova giunta si insedierà, la Roma sarà immediatamente a sua disposizione per lavorare insieme a quello che a nostro avviso resta uno dei maggiori progetti industriali fondamentali per la ripresa economica della nostra amata Città. Bisogna fare presto".

Raggi: "Vedrei bene la zona Ostiense"

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha dichiarati di essere già al lavoro con la Roma: "Ci troviamo davanti ad una società con una nuova proprietà, i Friedkin. E la differenza con Pallotta si vede, si vede la serietà dei ragionamenti", le sue parole in diretta a Centro Suono Sport. Per la sindaca Raggi il luogo più idoneo a costruire il nuovo stadio è la zona Ostiense, per la precisione Testaccio: "Vicini al cuore dei romanisti e vicino anche a tanti servizi".

Michetti: "A completa disposizione dei giallorossi"

Michetti dice che sarà, in caso di elezione a sindaco, a completa disposizione: "Un privato non può imporre una soluzione unilateralmente, ma deve confrontarsi con il Comune anche perché le opere si realizzano sempre quando coincidono reciproci interessi, in un contesto di proporzione e di ragionevolezza". Il candidato del centrodestra spiega che "dinanzi ad uno studio di fattibilità su di un'area condivisa, ad un cronoprogramma ed ad un piano economico finanziario, se il Comune rinviene la possibilità di riqualificare un territorio, creare occupazione ed opportunità di ulteriore sviluppo potrebbe avviare immediatamente una conferenza dei servizi preliminare, da chiudersi in trenta giorni. Al buon esito dell'istruttoria e rispettati i parametri di congruità, l'opera nel giro di qualche mese potrebbe ottenere il pubblico interesse dal Consiglio comunale di Roma".

Calenda: "Unico posto possibile è Pietralata"

Secondo Carlo Calenda, candidato di Azione, il quartiere di Pietralata è "l'unico posto dove si può fare velocemente". Per Calenda "bisogna identificare un’area centrale, già dotata di infrastrutture e collegata sia tramite il trasporto pubblico che la rete stradale. E realizzare un impianto più piccolo rispetto all’Olimpico, senza altri edifici commerciali o residenziali, per garantire tempi ridotti e soprattutto certi. Delle aree di cui si è parlato negli ultimi mesi (Ostiense, Tor Vergata, Tor di Quinto, ex Velodromo e soprattutto Tor di Valle), nessuna corrisponde completamente ai requisiti citati”. L'area più idonea, ha spiegato l'ex ministro, si trova a Pietralata, vicino alla stazione Tiburtina.

Calenda oggi ha dichiarato dopo le parole di Fienga: "Il Comune deve garantire massima disponibilità sia nell'individuare l'area insieme alla società che, soprattutto, nel garantire tempi certi per l'iter burocratico. Ci ricordiamo tutti come i tira e molla dell'amministrazione Raggi abbiano fatto naufragare il progetto di Tor di Valle, un'odissea durata in totale 9 anni. La società dice che vuole conoscere le idee dei candidati sullo Stadio. Noi abbiamo pubblicato il 6 luglio uno studio approfondito, in cui indichiamo due aree in zona Pietralata, nei pressi della stazione Tiburtina, che secondo noi sono le più adatte perché centrali e molto ben servite a livello di infrastrutture. Ma da sindaco sarò disponibile a un confronto con la società, qualora individuasse altre soluzioni praticabili".

Gualtieri: "Raggi ha fallito, pasticcio colossale"

In un'intervista rilasciata a fine agosto a Radio Roma Capitale, Roberto Gualtieri ha dichiarato in merito allo stadio: "Siamo già partiti male una volta e si è visto dove si è andati a sbattere: ho invitato tutti i candidati alla serietà. Prima si vedono le carte e poi si parla. Lo Stadio è una priorità, ci stiamo già lavorando ma non si possono prendere in giro i romani e non si può sbagliare di nuovo. Dopo l'insediamento del Consiglio comunale io conto di individuare immediatamente il luogo e avviare tutte le procedure". In un'intervista a Radio Rock ha invece detto: "Un candidato non ha gli strumenti amministrativi per verificare tutte le condizioni prima di essere sindaco. Queste cose si fanno quando si è al governo. Ora c'è la Raggi e lei ha fallito, facendo un pasticcio colossale. Noi lo affronteremo seriamente".

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