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Ecco il nuovo progetto dei Fori, ma la via di Mussolini non si tocca: bus restano fino al 2032

Il riassetto di via dei Fori Imperiali voluto dal Campidoglio non coinvolgerà, almeno per ora, la carreggiata e i marciapiedi di via dei Fori Imperiali, che resterà aperta ai bus almeno fino al 2032.
A cura di Enrico Tata
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Una nuova passeggiata archeologica nel cuore di Roma. Modificando l'assetto di via dei Fori Imperiali, la strada voluta da Benito Mussolini e inaugurata nel 1932, che taglia a metà l'area degli scavi. Il Campidoglio ha lanciato un bando internazionale per coinvolgere architetti e progettisti a immaginare una nuova connessione tra il foro di Traiano e quello di Augusto, tra quello di Nerva e quello della Pace e al foro di Cesare. C'è un però: il riassetto di via dei Fori Imperiali non coinvolgerà, almeno per ora, la carreggiata e i marciapiedi.

Via dei Fori Imperiali resta aperta al traffico almeno fino al 2030

Insomma, per la pedonalizzazione della strada di Mussolini occorrerà attendere almeno il 3032, come ammesso dal sindaco Gualtieri: "Sarà un percorso a step, la completa pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali, togliendo anche gli autobus, sarà possibile solo quando sarà in funzione la stazione Venezia della metropolitana".

Il primo cittadino ha spiegato che "in questa fase avremo ancora gli autobus ma vogliamo rafforzare la centralità della dimensione pedonale e della mobilità dolce. Con questo concorso vogliamo chiudere aiuto ai migliori progettisti a prepararci a questa pedonalizzazione più completa e rafforzare la dimensione pedonale".

Il progetto: la nuova passeggiata dei Fori Imperiali

Il riassetto dei Fori prevede un investimento di circa 300 milioni di euro e coinvolge anche via di San Gregorio, fino a via dei Cerchi e via di San Teodoro, coinvolgendo anche le salite al Campidoglio e il ramo di accesso da via Cavour. Il progetto è frutto del lavoro di un gruppo coordinato da Walter Tocci, ex assessore e vice di Rutelli. Il progetto verrà realizzato tra il 2025 e il 2026, con alcuni interventi che verranno già terminati prima del Giubileo.

Il concorso per la passeggiata archeologica è stato pubblicato lo scorso 4 ottobre, con termine di consegna dei progetti fissato al 29 dicembre. La classifica definitiva si conoscerà nel mese di febbraio del prossimo anno.

L'obiettivo di questi interventi, ha spiegato il sovrintendente capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce, "è quello di cercare di rendere quest'area utilizzabile anche dalla città contemporanea: tutti devono riuscire ad attraversarla ricomponendo gli elementi della vita antica con quella di oggi. Il progetto di pedonalizzazione dei Fori Imperiali rientra in una concezione più ampia che è la nuova camminata archeologica dei Fori Imperiali. Rispetto al passato dobbiamo andare avanti e offrire nel modo più consono possibile la concezione dell'area archeologica, cosi' come i servizi dell'area stessa dove queste visite si svolgeranno".

Questi i tre principi che ispirano il progetto:

  • la molteplicità di spazi e luoghi, puntando ad una riunificazione sia verticale (tra la città contemporanea e quella antica) che orizzontale (urbanistica tra l’area centrale dei Fori e la città);
  • la prossimità all’antico, che supera una fruizione a distanza dei monumenti attraverso una serie di percorsi trasversali e anelli pedonali;
  • l’apertura verso la città di un’area oggi chiusa alla vita quotidiana che deve invece tornare luogo di fruizione pubblica, con itinerari provenienti dalla città. L’anello pedonale oggetto del concorso sarà connesso con l’altro anello alla quota archeologica, che verrà realizzato prolungando le attuali passerelle pedonali fino a congiungere tutti i cinque i Fori Imperiali.

La polemica sulla strada di Mussolini

Sul riassetto dei Fori Imperiali è intervenuto, nel corso dell'estate, anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha concordato con il sindaco Gualtieri alcune modifiche al progetto iniziale del Campidoglio.

In sintesi: via dei Fori Imperiali, la carreggiata e i marciapiedi, non si toccano. Tanto che al nostro giornale, l'ex assessore all'Urbanistica, Giovanni Caudo, aveva avvertito: "È assurdo che non si possano toccare neanche i marciapiedi. Così la strada resterà come ora, come se fosse carrabile, con i turisti che camminano sui marciapiedi perché pensano sia ancora una strada a tutti gli effetti. Faccio davvero un appello alla serietà. Quella della destra sui Fori Imperiali, la strada di Mussolini, è evidentemente una posizione ideologica. Non vedo altre spiegazioni".

Fdi: "Non sarà il lunapark che voleva la sinistra"

E proprio qualche giorno fa, a poche ore dalla pubblicazione del bando internazionale, è intervenuto il consigliere capitolino di Fratelli d'Italia, Federico Rocca, che ha spazzato il campo da ogni equivoco: "Non ci sarà nessuno scempio nell'area, nessuna sua trasformazione in un grande luna park come sogna la sinistra. L'intesa raggiunta tra Sindaco e Ministro reggerà. L'area sarà riqualificata e ancora di più valorizzata ma niente di quel progetto inadeguato rispetto ai tempi attuali che immaginavano Caudo e Tocci sarà mai realizzato. Meglio che si rassegnino: il loro desiderio resterà tale".

In effetti l'intervento di Sangiuliano sembra essere servito: per ora, come abbiamo detto, via dei Fori (la carreggiata e i marciapiedi) non verranno toccati e la pedonalizzazione completa è stata rimandata al 2032, se tutto andrà per il verso giusto.

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