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Ecco come sarà il Museo della Scienza di Roma, che aprirà nel 2027

Presentato il progetto del Museo della Scienza a Roma. Cuore dell’opera sarà un parco pubblico che si troverà all’interno della struttura.
A cura di Enrico Tata
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Costerà 75 milioni di euro e il sogno del sindaco Gualtieri è di inaugurarlo entro il 2027. Oggi è stato compiuto un passo importante per il nuovo museo della Scienza di Roma, che sarà realizzato all'ex Stabilimento Militare Materiali Elettronici e di Precisione di Via Guido Reni, a pochi passi dal museo Maxxi e dall'Auditorium Ennio Morricone.

È stato infatti presentato il progetto che ha vinto il bando internazionale di progettazione del nuovo museo romano: si chiama Science Forest ed è stato messo a punto da Adat Studio, una realtà romana con esperienza internazionale. Una volta terminate le verifiche amministrative, il progetto sarà approvato dalla giunta capitolina, con la speranza che lo studio definitivo possa essere realizzato entro fine 2023. Se tutte le tempistiche saranno rispettate, i lavori potranno iniziare entro il 2025.

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Presidente della giuria che ha scelto la proposta migliore è l'archistar Daniel Libeskind. Questo il commento degli esperti che hanno scelto il progetto: "La Giuria ha particolarmente apprezzato la chiarezza del concept di progetto che, a livello urbano, instaura un rapporto interessante con il MAXXI, attraverso un calibrato equilibrio di scala e di linguaggio architettonico, e che, a livello dell’edificio, genera un’atmosfera attraente e fortemente riconoscibile dello spazio museale. L’esperienza che il visitatore potrà avere nella grande serra caratterizza il museo in tutte le sue parti, lo rende riconoscibile e invoglia a frequentare il Museo della Scienza anche per scopi non strettamente legati alla visita delle esposizioni. Il progetto valorizza l’intorno urbano e il manufatto sul quale interviene, aggiungendo nuove qualità all’esistente e alla piazza del nuovo quartiere. Il museo propone un grande spazio aperto al pubblico, che è contemporaneamente una piazza coperta e uno spazio domestico da frequentare anche durante gli orari di chiusura".

Il piano terra, si legge nella proposta, sarà pubblico e accessibile a tutti i cittadini, "rendendo il museo un polo per lo svago, lo studio, il dibattito e l’incontro incentrato sulla scienza. Nel podio dell’edificio esistente si trovano, oltre al parco aperto alla città, il foyer a doppia altezza, la caffetteria, il bookshop e il ristorante su via Guido Reni, il punto informazioni".

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Il cuore del progetto è proprio il parco pubblico che si troverà all'interno della struttura "in cui si può scoprire e attraversare un insolito paesaggio misto". La presenza di questo bosco "consente al visitatore di scoprire le dinamiche e i comportamenti delle comunità vegetali, in un percorso che segue la fisiologia delle piante dall’apparato radicale a quello fogliare offrendo punti di vista privilegiati".

Oltre alle gallerie espositive, all'ultimo piano sono previste una serie di ‘capsule' sospese sul parco, sorrette da una selva di alberi artificiali e connesse da corridoi vetrati.  L’edificio, inoltre, "è coronato da una teca semi-trasparente aperta per consentire la ventilazione incrociata e l’effetto camino; la copertura, così come il fronte sud della facciata è completamente rivestita da celle fotovoltaiche che garantiscono una rilevante produzione di energia elettrica per l’edificio".

"C'è un cronoprogramma che concluderebbe tutto nel 2028 pero pensiamo di poter fare di più, pensiamo all'inizio del 2027", ha detto Gualtieri presentando il progetto. "Nella variazione di bilancio approvata ieri abbiamo già i soldi per la progettazione definitiva, quindi siamo in grado di andare avanti, oltre naturalmente al budget per la realizzazione del Museo".

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