Eccezionale intervento al San Filippo Neri: riacquista la mobilità della mandibola con le protesi in 3D
Si è tenuta qualche giorno fa all'ospedale San Filippo Neri di Roma un'operazione innovativa su un paziente armeno vittima di un conflitto bellico che aveva perso la mobilità della mandibola. Affetto da una anchilosi dell’articolazione temporo-mandibolare destra, che non gli permetteva più di muovere la mandibola, sull'uomo è stata installata una protesi in titanio e polietilene, progettata e costruita appositamente per il paziente con alta tecnologia di stampa 3D. L'intervento, di alta tecnologia e complessità chirurgica, si è svolto con successo e ha visto la partecipazione di altri ospedali al progetto.
L'operazione per impiantare la protesi
"La virtuosa sinergia che siamo riusciti a realizzare con l’Università di Udine ci ha permesso di sfruttare le loro alte competenze tecnologiche per ottenere una protesi articolare temporo-mandibolare di ultima generazione che ha consentito al nostro paziente di poter riaprire la bocca e riprendere i movimenti necessari alla masticazione e all’articolazione della parola in modo corretto", ha commentato il primario del reparto di Chirurgia Maxillo-facciale della ASL Roma 1, Domenico Scopelliti.
La patologia di cui soffriva il paziente era estremamente invalidante: "Grazie agli accordi con la Regione Lazio e la ASL Roma 1 siamo riusciti ad aiutarlo: siamo felici ed orgogliosi di poter condividere con tutto il personale delle sale operatorie e dei reparti degenza del San Filippo Neri questo straordinario risultato", ha poi aggiunto.
Chi ha svolto l'operazione
Come anticipato, sono diverse le realtà che hanno partecipato all'intervento collaborando con l'ospedale romano. Fra queste la UOC di Chirurgia Maxillo-facciale della ASL Roma 1 diretta dal Dottor Domenico Scopelliti e la UOC di Chirurgia Maxillo-facciale dell’Universita di Udine diretta dal Professor Massimo Robiony, una equipe chirurgica ed anestesiologica composta dal Dottor Paolo Arangio, il Professor Robiony, insieme alla Dottoresse Tommasina Scalise, Alessia Cipriani, Maria Rosaria Calvello, gli infermieri di sala Daniela Ursino, Sara De Santis e Giuseppe Miarelli.