È ufficiale: doppio turno d’ingresso a scuola a Roma e nel Lazio per evitare assembramenti
Ingressi scaglionati per il ritorno in aula, che prevedono due fasce, la prima alle 8.30 e l'altra alle 9.30. In Regione è pronto il documento stilato dall’assessore ai Trasporti Mauro Alessandri e dal capo della direzione Mobilità del Lazio, Stefano Fermante, in vista del via alle scuole fissato dal Ministero dell'Istruzione per il 14, quando migliaia di giovani torneranno tra i banchi, per riprendere la didattica in presenza, interrotta per l'emergenza coronavirus. Gli studenti degli Istituti Superiori che entreranno in classe alle 8.30 usciranno prima di quelli che, godendo di un'ora in più di sonno, dovranno però trattenersi in classe più a lungo dei compagni. Al Campidoglio e ai vari Comuni del territorio spetterà invece disporre orari e modalità per elementari e medie. Nel documento è prevista inoltre l'ulteriore proroga dello smart working per tutti i dipendenti pubblici
Nel Lazio nuove linee guida per i mezzi pubblici
La Regione ha messo nero su bianco le linee guida del trasporto pubblico a settembre. Nel Lazio si lavora per prepararsi al meglio alla ripartenza, predisponendo due fasce d'ingresso diversificate anche per gli orari degli uffici, per evitare allo stesso tempo un sovraffollamento dei mezzi di trasporto e un aumento del traffico. Sarà inoltre rivista la capienza dei mezzi pubblici, ora ridotta praticamente alla metà del consueto sui treni delle principali linee ferroviarie che collegano la Capitale con la sua area metropolitana e con le altre province del Lazio.
La riapertura delle scuole dell'infanzia a Roma
Il Campidoglio ha reso nota la ripartenza per gli asili nido e per le scuole dell'infanzia a Roma, con le date rispettivamente del 9 e del 14 settembre. Una didattica in presenza che sarà possibile, spiega il Campidoglio, grazie principio-guida della stabilità dei gruppi: ogni educatrice o insegnante sarà riferimento fisso per un gruppo di bambini, che avrà un uso esclusivo dei giocattoli. Rispetto all'anno scorso lavoreranno infatti tremila educatrici in più. La mensa riparirà da subito, il primo mese con orario ridotto.