“E non lasciano l’erba”: sulla ciclabile del Tevere compare la frase del “ragazzo della via Gluck”
Non si fermano le polemiche sulla discussa pista ciclabile del Lungotevere, sottoposta ai lavori di riqualificazione dall'Amministrazione capitolina. Sulla lingua d'asfalto è comparsa questa mattina una scritta: "E non lasciano l'erba". L'ignoto autore della frase ha voluto citare la nota canzone di Adriano Celentano, "il ragazzo della via Gluck". "L’hanno fatto nottetempo – scrive in un post su Facebook Daniele Diaco, presidente della commissione Ambiente del comune di Roma – si presume violando il coprifuoco, per una ragione del genere. E l’erba di cui scrivono nemmeno c’era, perché la ciclabile è lì da anni. Ringraziamo il Reparto tutela fluviale della Polizia locale, guidato dal comandante Napoli, che ha già avviato le indagini sugli autori di questa pagliacciata".
Le polemiche sulla pista ciclabile del Tevere
I lavori di riqualificazione della pista ciclabile sulla banchina del Tevere sono partiti lunedì 26 aprile e coprono un percorso di cinque chilometri, nel tratto compreso tra Ponte Risorgimento a Ponte Marconi. La scorsa settimana lo scatto fotografico dei sanpietrini asfaltati ha fatto il giro del web, scatenando l'indignazione di cittadini e politici di Roma. Il leader di Azione e candidato alle prossime elezioni comunali, Carlo Calenda, è stato tra i primi a commentare l'accaduto, raccontando su Instagram una ironica fiaba sulla sindaca Virginia Raggi. Immediato l'intervento di Linda Meleo, assessora alle Infrastrutture, nel tentativo di placare la situazione:"Dare giudizi prima della fine dei lavori è prematuro e fuorviante per i cittadini, soprattutto per i ciclisti che la utilizzeranno, una manutenzione che non veniva eseguita da oltre 15 anni".