È morto Harry Shindler, l’ultimo reduce dello Sbarco di Anzio: partecipò alla Liberazione di Roma
Avrebbe compiuto 102 anni il prossimo luglio Harry Shindler: aveva partecipato alla Liberazione di Roma ed era l'ultimo ancora in vita dei veterani dello Sbarco di Anzio. È morto ieri, 21 febbraio 2023, nella sua casa di San Benedetto del Tronto, sulla costa marchigiana, dove si era trasferito a guerra conclusa. Terminato il conflitto, ha continuato a cercare le tombe dei soldati anglosassoni caduti in guerra, morti e dispersi durante le azioni, per restituirle ai loro discendenti. Proprio per questo da alcuni è stato soprannominato cacciatore di ricordi. Il suo impegno per tenere viva la memoria, però, non si esauriva qui, ma continuava nelle scuole e nelle università dove più volte ha portato la sua testimonianza.
Si è battuto, inoltre, con una campagna per permettere ai britannici di votare oltremanica arrivando persino a fondare un'associazione, la British Ex-Pats in Italy, nel 2010.
Considerato come uno straordinario esempio di Bulldog spirit, spirito tenace inglese, ha ricevuto la cittadinanza onoraria di San Benedetto del Tronto ed è stato decorato con i riconoscimenti MBE nel 2014 e OBE nel 2021, entrambe assegnate a figure valutate come appartenenti all‘Eccellentissimo Ordine dell'Impero Britannico.
La nuova missione di Shindler
Dopo lo Sbarco ad Anzio, nel 1944, Shindler è rimasto in Italia e ha iniziato a svolgere una sua personale nuova missione: quella di rintracciare le tombe dei soldati angloamericani morti in Italia e testimoni che potessero raccontare quanto accaduto, per metterli in contatto con i discendenti dei soldati e aiutarli a saperne di più sui propri cari.
Proprio durante una delle sue ricerche, Shindler ha conosciuto Roger Waters, membro storico dei Pink Floyd (in foto), aiutandolo a trovare la tomba di suo padre. Da quel momento è nata una forte amicizia che li ha legati fino alla fine dei suoi giorni. Il padre del cantautore, Eric Waters, secondo le ricerche portate avanti da Shindler sarebbe stato uno dei soldati rimasti senza sepoltura, morto nel 1944 nelle campagne di Aprilia. Proprio per commemorare i caduti, il 18 febbraio 2014 (data in cui è stata scattata la foto in alto) il celebre chitarrista ha partecipato all'evento ad Aprilia.
"Provo una profonda commozione oggi, qui ad Aprilia, non solo per il ricordo di mio padre e per tutti i militari caduti in guerra, ma anche per l’accoglienza che mi è stata riservata ad Aprilia e per aver incontrato il mio amico Harry Shindler, che mi ha restituito il passato", aveva dichiarato in quell'occasione Waters.
Il cordoglio di Anpi
"Ogni volta che restituisco identità a un caduto ignoto mi viene da pensare: ecco, per lui la guerra ora è finita", diceva invece Shindler, come scrive proprio la sezione Anpi di Aprilia, intitolata a "Vittorio Arrigoni". Le condoglianze sono arrivate anche dalla presidenza Anpi di Roma: "Lo ricordiamo tante volte insieme ai partigiani prendere la parola dal palco del 25 aprile a Roma, con il suo marcato accento inglese e la sua innata simpatia, in un italiano fluente incantare i giovani ricordando che l'avanzata delle forze alleate fu permessa grazie alle forze della Resistenza e dal loro decisivo contributo alla vittoria sul nazifascismo", scrivono sui social.