È morto di Covid Luciano Romanzi: era sindaco di Licenza e segretario regionale del Psi
Non ce l'ha fatta Luciano Romanzi, sindaco di Licenza, che pochi giorni fa aveva contratto il Covid. Il primo cittadino è deceduto questa mattina all'ospedale San Camillo di Roma, dove era stato ricoverato in gravissime condizioni. Se ne va così un punto di riferimento importante per l'area della Valle dell'Aniene e dei Monti Lucretili. "È con grande dolore che apprendo la notizia della morte di Luciano Romanzi – ha dichiarato il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, in un messaggio di cordoglio – Lo ricordo come un orgoglioso militante e dirigente socialista, un uomo e un amministratore di grande spessore e visione".
Luciano Romanzi, che proprio oggi avrebbe compiuto 62 anni, era sindaco del paese dei Monti Lucretili dal 2016. Aveva ricoperto la medesima carica già dal 1993 al 2004. Durante la sua carriera politica ha rivestito diversi ruoli. È stato consigliere comunale, assessore al Bilancio, Presidente e vice Presidente della X Comunità Montana dell’Aniene, consigliere del Parco regionale dei Monti Simbruini, assessore delle Risorse umane della Provincia di Roma e consigliere regionale della Capitale. Attualmente era anche segretario regionale del Partito socialista italiano. "Con lui abbiamo avuto modo di lavorare fin dai tempi in cui ero Presidente della Provincia – ha sottolineato il presidente della Regione – con un’ottica sempre rivolta all’innovazione e alla valorizzazione delle risorse del nostro territorio. Una persona appassionata e legata a doppio filo alla sua comunità. E’ una grande perdita per tutti. Alla famiglia, ai cittadini di Licenza, dove era Sindaco, ai suoi colleghi dell’Uncem, le mie sentite condoglianze e quelle di tutta la Regione Lazio".
Un messaggio di ricordo e cordoglio è arrivato anche dall'assessora regionale del M5S Valentina Corrado: "Un’altra vittima di questo maledetto virus che si sta portando via affetti, amici, persone care. Un amministratore appassionato che si spendeva molto per il bene del suo territorio e che ha contribuito, con il suo impegno, a rendere le Comunità montane del Lazio più forti. Esprimo tutta la mia vicinanza alla sua famiglia, ai cittadini di Licenza, e ai suoi colleghi dell’Uncem. Non disperderemo il suo esempio e lo seguiremo nel nostro lavoro quotidiano al fianco di tutti i comuni del Lazio, dei comuni montani e dei territori”.