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È Fabio Guidobaldi il bimbo di 4 anni morto annegato in piscina a Grotte di Castro

Il bimbo morto annegato nella piscina a Grotte di Castro si chiama Fabio Guidobaldi, era residente a Bagnoregio.
A cura di Alessia Rabbai
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La piscina di Grotte di Castro
La piscina di Grotte di Castro

Si chiama Fabio Guidobaldi il bambino di quattro anni e mezzo morto annegato stamattina nella piscina comunale di via Bardiniana a Grotte di Castro in provincia di Viterbo. Il piccolo era residente nel Comune di Bagnoregio, dove viveva con mamma Ambra e papà Giulio. Sulla vicenda la cui dinamica è ancora tutta da ricostruire sono al lavoro i carabinieri della Compagnia di Montefiascone.

Il parroco di Grotte di Castro Tancredi Muccioli, che sei anni fa ha sposato i genitori, ha annunciato una messa in programma stasera per ricordarlo. "Fabio è tra le braccia del Signore" ha commentato. La notizia della drammatica e improvvisa scomparsa del bambino si è diffusa in breve tempo e la comunità si è stretta attorno al dolore della famiglia. Il sindaco di Bagnoregio Luca Profili ha annunciato che tutti gli eventi per i festeggiamenti in calendario per i cento anni della città saranno sospesi.

Il bimbo è annegato in una piscina

Le indagini dei militari coordinate dalla Procura della Repubblica di Viterbo sono in corso. I carabinieri, arrivata la chiamata d'emergenza, sono giunti prontamente sul posto e hanno dato il via ai rilievi di rito. Presente anche il magistrato di turno e gli investigatori stanno ascoltando diverse persone che al momento dell'accaduto si trovavano all'interno della struttura. Da una prima ricostruzione ancora in corso d'accertamento pare che il bambino fosse stato affidato al centro estivo e che al momento in cui sono accaduti i drammatici fatti i genitori non ci fossero.

In quello che al momento sembra essere stato un attimo di distrazione da parte degli adulti il piccolo avrebbe scavalcato una recinzione che lo separava dalla piscina, nella quale è annegato. Quando i responsabilil si sono accorti della sua assenza era ormai troppo tardi: a nulla è servito l'intervento dei soccorritori, con i paramedici arrivati a bordo dell'eliambulanza, pronti per trasportarlo in ospedale. Per il piccolo non c'è stato nulla da fare, nonostante i tentativi di rianimarlo.

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