“È contro i pentiti di mafia”: vietato concerto del neomelodico nel quartiere dei fratelli Bianchi
Colubro è una piccola frazione di Artena che si trova nella parte bassa del paese, tra le campagne al confine con il comune di Lariano. È anche il quartiere dove risiedono i fratelli Bianchi, condannati all'ergastolo per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro. Il 15 luglio a Colubro era in programma, nell'ambito dei festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista, il concerto del cantante neomelodico Daniele De Martino. Il commissario prefettizio che guida il comune di Artena ha deciso di annullare l'evento.
Perché è stato annullato il concerto di De Martino
Nell'ordinanza firmata ieri si legge che De Martino "è stato destinatario nel 2021 di Misura di Prevenzione dell'avviso orale da parte della questura di Palermo per gli espliciti riferimenti contro i pentiti di mafia". In passato, si legge ancora, alcuni testi cantati dall'artista "hanno perfezionato ipotesi di reato tanto da essere motivo di divieto preventivo da parte delle Autorità Prefettizie e comunali in plurimi contesti territoriali".
Il commissario ha quindi deciso di annullare l'evento "per evitare che potesse avere ricadute sull'ordine e sulla sicurezza pubblica, nonché riflessi sulla sicurezza urbana". Le violazioni "per mancata osservanza del presente provvedimento saranno perseguite a norma di legge".
La canzone contestata al cantante
Il cantante, oltre 600mila fan su Facebook, ha firmato un brano contro i pentiti di mafia e ha pubblicato fotografie in compagnia di noti esponenti di famiglie mafiose. Per questo nel 2021 la questura di Palermo aveva pubblicato in merito una nota: "I suoi messaggi appaiono in grado di influenzare le coscienze di numerose persone. Pertanto il questore ha invitato formalmente il cantante a modificare il proprio comportamento sociale nel rispetto della legge a tutela della sicurezza pubblica". La canzone contestata "è espressione di solidarietà al sistema delle mafie. Il cantante con la condivisione di comportamenti e azioni contrarie ai valori morali della società civile e lesive delle istituzioni dello Stato ha messo in pericolo la sanità, la sicurezza e la tranquillità pubblica".