Duplice femminicidio a Cisterna, la ex del finanziere: “Mi ha dato la caccia, voleva uccidermi”
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"Mi ha dato la caccia sfondando le porte, voleva uccidermi" sono le parole piene di dolore di Desyrée Amato, la ventiduenne che nel pomeriggio di martedì scorso 13 febbraio ha perso madre e sorella uccise dall'ex fidanzato nel quartiere San Valentino a Cisterna di Latina. La giovane ha ripercorso con gli investigatori della Squadra Mobile i tragici momenti in cui è scampata alla morte, mentre il maresciallo della Guardia di Finanza Christian Sodano la inseguiva prima dentro casa in via dei Monti Lepini e poi per le campagne pontine.
"Lo volevo lasciare, lui non voleva"
"Ha sparato prima a Renée, poi a mamma. Mi pare di ricordare quattro colpi" è la ricostruzione delle sue parole fatta dal Messaggero. I poliziotti l'hanno raggiunta al distributore di benzina, dove si era nascosta dopo essere scappata dal ventisettenne. Una relazione quella tra i due giunta al capolinea, si conoscevano da circa nove mesi e stavano insieme da cinque: "Lo volevo lasciare, lui non voleva", racconta Desyrée. Un drammatico "copione" purtroppo già visto che continua a ripetersi.
La ricostruzione del duplice femminicidio a Cisterna di Latina
Secondo quanto ricostruito finora dagli investigatori che indagano sulla vicenda coordinati dalla Procura quando Christian Sodano era a casa della ex non aveva la pistola con sé, ma l'aveva lasciata in macchina. All'interno dell'arma d'ordinanza c'erano diciassette colpi. "Faccio male a te e ai tuoi parenti. Poi mi uccido" le avrebbe detto tempo fa Sodano mentre tra i due era nata una discussione. Tornati da una vacanza a Cuba, lei aveva deciso di lasciarlo. Il giorno della tragedia in casa mancava il padre di Desyrée e Renée, Giuseppe Amato, che era uscito per andare al lavoro.
Intorno alle 17 Desyrée ha visto l'ex rientrare in casa con la pistola, la giovane ha urlato e l'hanno raggiunta madre e sorella. Sodano ha sparato più volte e le ha colpite, mentre la ventiduenne si è nascosta in casa ed è poi uscita dalla finestra, scappando per i campi fino a quando non ha raggiunto un benzinaio dove si è rifugiata. L'ex invece è salito sulla sua Audi A3 e se ne è andato, raggiungendo casa dello zio in via Sgambati a Latina, dove i poliziotti lo hanno rintracciato e arrestato.