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Duplice femminicidio a Cisterna di Latina

Duplice femminicidio a Cisterna di Latina, l’avvocato del killer: “Nessuna emozione nell’interrogatorio”

Non ha lasciato trapelare alcuna emozione Christian Sodano, il maresciallo della Guardia di Finanza che ha ucciso Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, la madre e la sorella della sua ex, Desyreè Amato lo scorso martedì a Cisterna di Latina.
A cura di Beatrice Tominic
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Christian Sodano
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Non ha lasciato trasparire alcuna emozione Christian Sodano, il maresciallo della Guardia di Finanza che ha sparato a Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, la madre e la sorella della ex fidanzata, Desyrèe Amato, che avrebbero fatto da scudo per proteggerla. A dichiararlo, a Fanpage.it, l'avvocato del finanziere, Lucio Teson, raggiunto da Simona Berterame per Fanpage.it.

"Le versioni del mio assistito e della ventiduenne sembrano combaciare – ha spiegato – Lui si è sottoposto all'interrogatorio, io l'ho incontrato poco prima, ha confessato il duplice omicidio. Era assolutamente asettico, rispondeva alle mie domande. Ha risposto alle domande del pm, ma non ha lasciato trapelare nessuna emozione". Poi ha concluso: "Non siamo ancora in grado di dare nessuna anticipazione: è davvero prematuro pensare a cosa faremo nelle prossime ore. Dobbiamo ancora vedere le carte".

Il duplice femminicidio a Cisterna di Latina

Le due donne sono state uccise da Sodano lo scorso martedì, 13 febbraio 2024. Era tornato nella casa della ex fidanzata per parlare, poi è scattato il litigio e lui, un maresciallo della guardia di finanza, ha estratto l'arma. È stato in quel momento che la ragazza è corsa via e si è chiusa in bagno urlando. Attirate dalle grida sono arrivate la mamma e la sorella della ragazza che si sono fermate fra il bagno e Sodano. Lui ha aperto il fuoco e le ha colpite. È arrivato davanti alla porta del bagno e l'ha presa a calci, per farla uscire. Poi si è messo ad inseguire l'ex ragazza. "Mi ha dato la caccia, voleva uccidermi", racconterà lei ai carabinieri.

Così è fuggita. Prima si è rifugiata nella camera della sorella, poi in una legnaia in giardino. Infine è scampata per i campi che circondano la villetta in cui vive ed è arrivata alla vicina pompa di benzina. "Aiuto, ha ucciso mia madre e mia sorella, mi sta inseguendo", ha detto,  sconvolta e ancora in pigiama, al benzinaio che l'ha portata nel gabbiotto e ha attivato i soccorsi.

L'arresto del finanziere Christian Sodano

Rientrato nella villetta, si è accorto che la sorella della ex era ancora viva. Le ha puntato l'arma contro e ha sparato, per finirla. "Non era ancora morta e non volevo vederla soffrire", ha spiegato nell'interrogatorio. Potrebbero essere quelli gli altri colpi che ha sentito Desyrèe, mentre era in fuga in mezzo alle vigne dei terreni che circondano la villetta.

Poi si è messo in automobile e ha chiamato lo zio. "Mi ha detto che voleva tornare da mamma e papà, ma è orfano. Ho capito che voleva suicidarsi e gli ho detto di venire a casa da me, a Latina", ha dichiarato lo zio. Nel frattempo aveva già chiamato la polizia. Gli agenti una volta sul posto lo hanno trovato affacciato al balcone. Lo hanno portato via. Il finanziere si è costituito, ha raccontato gli omicidio commessi ed è stato sottoposto allo stato di fermo. Altri agenti sono arrivati intanto nella villetta a Cisterna di Latina, posta sotto sequestro, per un sopralluogo.

Cordoglio dalla comunità di Cisterna di Latina

Il duplice femminicidio di Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato è il nono in undici anni per Cisterna di Latina. Prima di loro anche Martina e Alessia Capasso. Sono state uccise dal padre, anche in questo caso colpite da una pistola di ordinanza. "È un'emergenza sociale – ha commentato la mamma delle ragazzine, che conosceva bene la famiglia di Desyrèe – Renèe frequentava la stessa scuola di danza di Alessia: che possano alzare insieme dal cielo il trofeo vinto durante le loro gare di ballo".

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