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Due milioni di euro per il restauro del maestoso Palazzo Chigi di Ariccia, tesoro del Barocco

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha presentato il progetto e ha visitato palazzo Chigi, che ha descritto come “uno scrigno di tesori che merita di essere valorizzato. La storia di questo luogo è densa di valori”.
A cura di Enrico Tata
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Palazzo Chigi - Ariccia Facebook
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Due milioni di euro in tre anni per il magnifico palazzo Chigi di Ariccia e per piazza di Corte, con il suo colonnato (che ricorda quello di San Pietro) progettato da Gian Lorenzo Bernini. I finanziamenti serviranno per il rifacimento del palazzo, dei Casini laterali della Collegiata della chiesa di Santa Maria Assunta, per la nuova illuminazione del complesso berniniano, per la candidatura dell'Appia Antica a Patrimonio Unesco e per il progetto di recupero del Basto del Diavolo, l'antico ingresso romano ad Ariccia sulla via Appia Antica.

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha presentato il progetto e ha visitato il palazzo, che ha descritto come "uno scrigno di tesori che merita di essere valorizzato. La storia di questo luogo è densa di valori".

Ariccia, ha continuato il ministro, "è un luogo di straordinaria cultura fondato su due elementi: da una parte la via Appia Regina Viarum, di cui il paese rappresenta la prima stazione consolare, e dall'altro questo magnifico Palazzo, che fu pensato da Gian Lorenzo Bernini. Siamo impegnati in una grande opera di valorizzazione di questo territorio e soprattutto delle sue potenzialità culturali. Abbiamo già stanziato 2 milioni di euro, con i quali creeremo un grande progetto che punti a una riqualificazione complessiva della piazza di Palazzo Chigi e poi, dopo, della via Appia. Un progetto che darà respiro, attrattività e che accrescerà l'offerta culturale della Nazione, la cui geografia identitaria ben si riconosce nei musei".

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Il palazzo ducale di Ariccia è stato acquistato dal principe Agostino Chigi con il cugino, il cardinale Flavio Chigi, nel 1661 poiché era vicino a Castel Gandolfo, scelto da papa Alessandro VII Chigi come sede di villeggiatura. Lo splendido palazzo fu restaurato tra il 16664 e il 1672 da Carlo Fontana, seguendo un'idea del suo maestro, Gian Lorenzo Bernini, maestro del Barocco. Il progetto era quello di un ibrido tra una villa, un castello e un palazzo.

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Bernini si occupò della sistemazione dell'antico borgo, della piazza, della realizzazione di una chiesa, dell'esedra, dei casini laterali alla chiesa e delle due fontane nella piazza.

All'interno del palazzo sono stati ambientati diversi film e sceneggiati televisivi, ma l'esempio più famoso è certamente Il Gattopardo, il film di Luchino Visconti tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

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