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Covid 19

Due commessi del centro storico di Roma positivi al coronavirus: tamponi a tappeto

La gestione della ‘movida dello shopping’ è la denuncia del sindacato per i due casi positivi registrati tra i commessi delle centralissime vie di Roma. Settanta colleghi sono in isolamento in attesa dei risultati dei tamponi. Iacovone, Cobas: “Test sierologici a tappeto per i lavoratori del commercio”.
A cura di Alessia Rabbai
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(La Presse)
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Due commessi del centro storico di Roma sono risultati positivi al coronavirus. A renderlo noto il sindacalista Francesco Iacovone, del Cobas nazionale, che chiede al Governo che vengano disposti subito test sierologici per i lavoratori del commercio. Si tratta di due commessi che lavorano in due diversi negozi delle principali vie dello shopping romano, che si sono sottoposti ad accertamenti e l'esito ha confermato il contagio da Covid-19. La Asl di competenza territoriale ha avviato un'indagine epidemiologica con verifiche a tappeto e fatto i tamponi a circa settanta colleghi, che sono stati posti in isolamento in attesa dei risultati. Iacovone ha reso noto l'accaduto, denunciando la situazione che sta vivendo la categoria: "Da diverse settimane segnaliamo i pericoli dello shopping senza più regole: assembramenti e non corretto uso della mascherina sono all'ordine del giorno, come le aggressioni ai commessi che richiamano alle regole". Silenzio da parte dalle istituzioni ha detto il sindacalista, "mentre i lavoratori vivono in luoghi di lavoro che potenzialmente possono trasformarsi in veri e propri focolai".

Il sindacato: "Silenzio sulla movida dello shopping, servono test sierologici a tappeto"

L'attenzione del sindacato resta alta per i lavoratori del commercio, soprattutto nei confronti delle centralissime vie della Capitale, dove transitano i turisti provenienti da altre regioni d'Italia e dall'Estero. Il rappresentante sindacale nella sua critica non risparmia neanche l'assessore regionale alla Sanità: "D'Amato continua a richiamare i cittadini al pericolo della movida e dei rientri dall'estero, ma tace sulla ‘movida dello shopping', in vigore sette giorni su sette in assenza totale di regole e di controlli".

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