video suggerito
video suggerito

Droga nell’ospedale Icot di Latina, un arresto e un ortopedico sospeso

A seguito dell’inchiesta sullo spaccio nell’Icot di Latina, un ortopedico è stato sospeso dalla professione per un anno. Ma mancano gli strumenti legislativi per attivare la sospensione.
A cura di Beatrice Tominic
68 CONDIVISIONI
Istituto Marco Pasquali di Latina, conosciuto anche come Icot.
Istituto Marco Pasquali di Latina, conosciuto anche come Icot.

Sono arrivati i primi provvedimenti della Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta sull'Icot di Latina, dove medici e infermieri facevano uso di sostanze stupefacenti in ospedale. Un uomo di 38 anni di Latina è stato arrestato, mentre un ortopedico dell'Istituto Marco Pasquali (conosciuto anche come Icot) di 46 è stato sospeso dalla professione per un anno.

È stata la giudice per le indagini preliminari, Giorgia Castriota, a disporre la sospensione dell'ortopedico, ritenendo "necessario interrompere l'attività anche di consumo dei medici e operatori sanitari, potendo dalla loro condizione di assuntori di sostanze stupefacenti derivare un grave danno per la salute dei pazienti sottoposti a cure da parte di soggetti sotto effetto", come riporta la Repubblica. Ma i medici, gli infermieri e i conducenti di ambulanze non possono essere sospesi automaticamente perché ancora non esiste uno strumento legislativo adeguato.

L'inchiesta della Guardia di Finanza sulla droga in ospedale

Nella stessa inchiesta sono finiti sul registro degli indagati quattro dipendenti dell'Icot e due società di trasporto dei malati: in totale sono coinvolte 16 persone, quattro delle quali arrestate in flagranza grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni e pedinamenti avvenuti nel corso di due anni di indagini. Secondo le ricostruzioni attuali, sono nove i dipendenti dello stesso istituto considerati dalla Guardia di Finanza "assidui consumatori di sostanze stupefacenti".

Dopo l'arresto del 38enne, la sezione mobile del Nucleo di polizia economico-finanziaria in collaborazione con la Procura di Latina ha scoperto la presenza di uno "smodato uso di sostanze stupefacenti tra i dipendenti dell’Icot". L'istituto è uno dei più importanti del Gruppo Giomi, già gestore del Sant’Anna di Pomezia e delle strutture romane di Cristo Re e Villa Betania, oltre ad essere il secondo centro nella provincia di Latina.

La ricostruzione dello spaccio all'Icot

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, un altro spacciatore si occupava di distribuire le sostanze all'interno dell'ospedale. Fra i medici e gli infermieri suoi clienti ci sarebbe un altro ortopedico e un operatore sanitario, ma anche un dipendente dell'associazione di trasporto malati. Le sostanze vendute nell'ospedale generalmente erano hashish e marijuana, entrambe potenziate con il roner, mentre la dipendente della ditta di ambulanze è accusata di fare uso di Amnesia, una variante della cannabis che può essere tagliata con metadone, eroina e acido di batteria.

68 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views