Dov’è il muro della Costituzione della Repubblica Romana che voleva “tutti i popoli come fratelli”
I cittadini si ribellano al potere del Papa, crolla il regime pontificio e Pio IX è costretto ad abbandonare Roma e a rifugiarsi a Gaeta. È il 9 febbraio 1849 quando un'assemblea eletta a suffragio universale proclama la nascita della Repubblica Romana. La bandiera è il tricolore e la guida della nuova Repubblica è affidata a Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. La reazione del Papa non si fa attendere e in suo aiuto arrivano 7mila soldati dalla Francia. Garibaldi respinge il primo attacco dei francesi sul Gianicolo, ma dopo mesi di resistenza la Repubblica è costretta alla resa. Mentre il 3 luglio le truppe francesi invadono Roma, dal balcone del Campidoglio viene proclamata la Costituzione della Repubblica Romana, che promuove lo spirito democratico, gli ideali di uguaglianza, libertà e fraternità (come nella Rivoluzione Francese) e guarda a tutti i popoli come fratelli.
Dove si trova a Roma il muro con le parole della Costituzione della Repubblica Romana
Le parole della Costituzione Romana sono state incise, in occasione del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, in un muro che si trova sul parapetto del belvedere a fianco di Villa Lante alla Passeggiata del Gianicolo. L'iscrizione murale è stata inaugurata dall'allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e dall'allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Dal belvedere si può ammirare tutta la città di Roma. Non sempre, come dimostra la fotografia in basso scattata nel 2018, l'area è pulita, dato che durante la sera e la notte si riuniscono lì, soprattutto d'estate, centinaia di ragazzi.
Qua il link al sito del Comitato Gianicolo con la guida al Parco della Memoria al Gianicolo.
I principi fondamentali della Repubblica Romana
Questi i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Romana:
I
La sovranità è per diritto eterno nel popolo. Il popolo dello Stato Romano è costituito in repubblica democratica.
II
II regime democratico ha per regola l’eguaglianza, la libertà, la fraternità. Non riconosce titoli di nobiltà, né privilegi di nascita o di casta.
III
La Repubblica con le leggi e con le istituzioni promuove il miglioramento delle condizioni morali e materiali di tutti i cittadini.
IV
La Repubblica riguarda tutti i popoli come fratelli, rispetta ogni nazionalità, propugna l’Italiana.
V
I Municipi hanno tutti uguali diritti. La loro indipendenza non è limitata che dalle leggi di utilità generale dello stato.
VI
La più equa distribuzione possibile degli interessi locali, in armonia con l’interesse politico dello stato, è la norma del riparto territoriale della Repubblica.
VII
Dalla credenza religiosa non dipende l’esercizio dei diritti civili e politici.
VIII
Il Capo della Chiesa Cattolica avrà dalla Repubblica tutte le guarentigie necessarie per l’esercizio indipendente del potere spirituale.