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News sul caso Hasib Omerovic a Primavalle

Dopo otto mesi di ospedale Hasib Omerovic torna nella casa di Primavalle con gli inquirenti

L’obiettivo del sopralluogo è cristallizzare quanto accaduto il pomeriggio del 25 luglio, quando Hasib Omerovic è caduto dalla finestra della sua abitazione durante una perquisizione (senza mandato) dei poliziotti del commissariato di Primavalle.
A cura di Natascia Grbic
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Dopo otto mesi di ricovero in ospedale, Hasib Omerovic, il 36enne precipitato dalla finestra del suo appartamento a Primavalle lo scorso 25 luglio, è tornato nella sua abitazione per un sopralluogo. Insieme a lui, i pubblici ministero della procura di Roma e gli agenti della Squadra Mobile, per cristallizzare cos'è accaduto durante la perquisizione dei poliziotti del locale commissariato.

Secondo l'accusa, Omerovic sarebbe stato picchiato durante la perquisizione nella sua abitazione, avvenuta senza un mandato da parte dei poliziotti del commissariato Primavalle. In casa c'erano solo lui, sordomuto, e la sorella, con gravi deficit cognitivi. Per il pubblico ministero, Omerovic sarebbe stato picchiato e torturato durante l'irruzione. Nell'appartamento sono stati trovati vestiti sporchi di sangue, una scopa rotta e e la porta scardinata. Tutti segnali che c'è stata una colluttazione, finita con il 36enne precipitato dalla finestra.

Hasib Omerovic è stato ascoltato per la prima volta dai pubblici ministeri lo scorso due febbraio. Due giorni fa è stato convocato nuovamente a piazzale Clodio dai pm Stefano Luciani e dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, che coordina l'indagine.

Agli arresti domiciliari, accusato di tortura, c'è il poliziotto Andrea Pellegrini. Altri agenti sono indagati per falso e depistaggio: avrebbero provato a coprire cos'era accaduto in quell'abitazione per non far emergere la verità.

Secondo il giudice per le indagini preliminari Ezio Damizia, "Pellegrini non ha avuto alcuna remora di fronte ad un ragazzo sordomuto e una ragazza con disabilità cognitiva compiendo ripetuti atti violenti, sia sulla persone che sulle cose e gravemente minatori, così da denotare pervicacia e incapacità di autocontrollo".

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