Dopo lo sgombero dell’Ex Lavanderia la distribuzione dei pacchi alimentari si fa per strada
Decine di buste della spesa accatastate ai margini di un parco che si affaccia sulla via Trionfale. Una forma di protesta ma anche un modo per non abbandonare le tante famiglie in difficoltà economica, che in questi mesi si sono rivolte a Nonna Roma. “La vostra legalità crea miseria e povertà” recita uno degli striscioni affissi a Giardino Massimo Urbani, di fronte all’ex Manicomio Santa Maria della Pietà. Qui, due giorni fa è avvenuto lo sgombero dell'Ex Lavanderia, uno dei padiglioni occupato a scopo non abitativo da oltre 15 anni.
La struttura da mesi era diventata anche il magazzino e il centro distribuzione dei pacchi alimentari raccolti dall'associazione Nonna Roma per i cittadini di Roma Nord. "Ci hanno voluto per strada e per strada ci mettiamo – ci spiega Benedetta, uno dei volontari, mentre sistema le buste da consegnare – oggi era importante esserci, abbiamo deciso di non fermarci". Nel pomeriggio è previsto invece un corteo, che partirà alle ore 15 dalla piazza antistante al Santa Maria della Pietà. "Non ci ha fermato la pandemia non possiamo fermare i sevizi di solidarietà con Nonna Roma e con le altre associazioni del territorio – scrivono nel comunicato che ha lanciato la manifestazione – Non possiamo lasciare che il Santa Maria sia spartito tra servizi sanitari e un municipio incapace di ascoltare la cittadinanza".
Lo sgombero dell'ex Lavanderia al Santa Maria della Pietà
Giovedì 25 febbraio le forze dell'ordine si sono presentate di buon mattino all'interno dell'ex manicomio Santa Maria della Pietà con l'obiettivo di sgomberare il padiglione 31. La struttura era stata occupata nel 2004 dall'associazione ‘Ex lavanderia' per chiedere un uso sociale e culturale dei padiglioni ,che un tempo formavano uno degli ospedali psichiatrici più grandi d'Europa. Il padiglione 31 negli anni ha ospitato decine di compagnie teatrali per le prove, famiglie per le feste dei bambini, collaborazioni con associazioni di solidarietà e, dopo lo scoppio della pandemia, gli occupanti avevano iniziato a collaborare con l'associazione ‘Nonna Roma' diventando un magazzino per i pacchi alimentari del quadrante nord-ovest della Capitale.