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Dopo l’esonero di De Rossi domenica all’Olimpico la prima vera contestazione dell’era Friedkin

Ieri le prime contestazioni a squadra e società fuori Trigoria, mentre sotto casa di Daniele De Rossi una piccola folla ha sostenuto l’ormai ex allenatore esonerato all’improvviso. “Basta giocare con i nostri sentimenti e i nostri simboli”, domenica all’Olimpico attesa la prima vera contestazione dell’era Friedkin.
A cura di Redazione Roma
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La notizia è arrivata ieri mattina presto con un comunicato di poche righe: Daniele De Rossi esonerato dalla panchina della Roma. Un esoneroche arriva a otto mesi da quello di José Mourinho, dopo una mercato ricco come non si vedeva da anni per i giallorossi, ma un inizio di campionato che è valso solo tre punti in quattro partite e zero vittorie. Che quella su De Rossi fosse una scommessa era chiaro dal giono uno, da quando il diretto interessato si era detto consapevole che era stata una scelta presa anche per placare la rabbia di una parte consistente dei tifosi legatissima al tecnico lusitano.

Il licenziamento di De Rossi da allenatore della Roma, ora potrebbe aprire la prima vera contestazione dell'era Friedkin da parte dei tifosi, che da parte loro hanno continuato a riempire l'Olimpico quando la Roma vinceva, ma anche quando perdeva, mentre Trigoria più che un centro sportivo da almeno un anno sembra lo sfondo del Trono di Spade. Per questo ieri i tifosi inferociti hanno contestato più di tutti il capitano Lorenzo Pellegrini e Bryan Cristante, considerati a torto o ragione del "partito" che ha contribuito a mandare via Mourinho, per non essere all'altezza dopo del loro ruolo di senatori, portando al sacrificio di De Rossi.

I tifosi della Roma sotto casa di De Rossi

Ancora ieri sera alcune decise di tifosi si sono radunati sotto le finestre dell'ormai ex mister, per fargli sentire calore e sostegno, quello che a dire il vero a De Rossi non è mai mancato in questi mesi anche di fronte a un inizio di stagione non certo brillante. "Società di incompetenti e pezzenti non meritate questa gente", recita uno striscione. Il diretto interessato si affaccia, saluta con la mano, e non rilascia nessuna dichiarazione, come aveva fatto uscendo da Trigoria in auto.

In pieno stile De Rossi, c'è da essere certi che quando parlerà lo farò userà grande pacatezza e continuerà e da professionista, e non da tifoso e da bandiera intoccabile ferita nell'orgoglio. Tutti sapevano quale poteva essere l'esito della sua avventura da allenatore in giallorosso, certo è che nessuno si aspettava un esonero così rapido, con una rosa appena messa appunto e una rivoluzione della squadra in tutti i comparti.

Domenica c'è Roma Udinese: "Avete giocato con i nostri sentimenti"

Domenica c'è Roma Udinese, la prima del nuovo allenatore Ivan Juric. E forse sarà la prima giornata di contestazione per la squadra e la società: i tifosi non hanno nessuna intenzione di perdonare agli americani di aver giocato con i loro sentimenti. E ieri fuori Trigoria sono comparsi i primi adesivi: "Yankee go home".

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