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Dopo le ronde in metro, Cicalone non esclude di entrare in politica: “Ci sto pensando seriamente”

In un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, Simone Ruzzi – conosciuto da tutti come Cicalone – non esclude di entrare in politica. “Sarò in grado di esigere rispetto e pianificare le azioni di ordine pubblico o quantomeno consigliare”.
A cura di Natascia Grbic
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Simone Ruzzi
Simone Ruzzi

"Sto pensando seriamente di darmi alla politica. Sarò in grado di esigere rispetto e pianificare le azioni di ordine pubblico o quantomeno consigliare". A parlare, in un'intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, è Simone Ruzzi, in arte ‘Cicalone'. Noto prima per il format su YouTube ‘Scuola di botte', ultimamente ha fatto molto parlare di sé per le ronde in metro dove lui, insieme a degli accompagnatori, si improvvisa vigilantes. E proprio nel parlare di queste sue incursioni nella metropolitana lancia il sasso: quanto Antonello Caporale gli chiede se ha intenzione di buttarsi in politica, risponde: "A questo punto me lo domando, perché la gente mi chiede ‘ma chi cazzo sei, ma che vuoi?'".

Da diverso tempo Simone Ruzzi gira in metro a Roma a fare ronde, prendendo di mira i borseggiatori sulle banchine e nei vagoni dei treni. Accompagnato da altri uomini – tutti esperti di arti marziali – e da una videomaker, filma, urla, e a volte insegue persone che tentano poi di fuggire una volta che sono state scoperte dall'ex pugile. Un comportamento osannato da molti, che in realtà non ha nulla di positivo: il problema dei furti esiste, questo non vuol dire che debba essere affrontato da cittadini privati che s'improvvisano giustizieri. Come la rissa avvenuta a fine giugno sulla banchina della metro a Roma, dove due persone sono addirittura fuggite lungo la galleria a piedi, una è stata presa al collo dallo stesso Cicalone con una pericolosa mossa di arti marziali, mentre tutt'intorno si è creato un gran caos di urla e spintoni.

E mentre Fratelli d'Italia lo difende, la Cgil ha scritto al prefetto di Roma Lamberto Giannini chiedendo di prendere provvedimenti su quelli che sono definiti "comportamenti inaccettabili da parte dello YouTuber e dei suoi accompagnatori nei confronti di persone additate come intenzionate a compiere furti: dagli atti intimidatori, verbali e fisici, fino a veri e propri inseguimenti tra le scale della metro".

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