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Dopo le polemiche, cambiano le regole per i vigili di Roma: via indicazioni su trucchi e tinte

Un incontro tra il comandante Mario De Sclavis e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali è servito per modificare le disposizioni, inviate con una circolare ai guanti bianchi, che avevano generato perplessità e preoccupazione e che qualcuno aveva definito ‘medievali’.
A cura di Enrico Tata
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Dopo le polemiche, cambiano le regole sull’aspetto e il decoro degli agenti della polizia locale di Roma Capitale. Un incontro tra il comandante Mario De Sclavis e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali è servito per modificare le disposizioni, inviate con una circolare ai guanti bianchi, che avevano generato perplessità e preoccupazione. Concretamente, il comando ha deciso di intervenire modificando quanto riportato dagli articoli 41 e 42 del Regolamento del Corpo (che risale al 2012), ma mantenendo l'impianto che salvaguarda l'immagine e il decoro degli agenti.

In una nuova circolare il comandante De Sclavis sottolinea che tutto il personale deve avere, in vista del Giubileo, "un comportamento ineccepibile sia sotto il profilo della cura della persona che dell’uniforme". Il trucco dovrà essere sobrio, la barba ben curata e le unghie "di una lunghezza tale da non impedire la sicurezza". Il berretto dovrà essere utilizzato sempre all'esterno dell'automobile e i cittadini devono essere salutati soltanto "portando la mano destra tesa alla visiera del copricapo" e senza dire ‘buongiorno o buonasera'.

Nella prima circolare, che si rifaceva per l'appunto al regolamento del 2012, le regole erano più specifiche e si parlava anche del colore della tinta dei capelli, del trucco non marcato e, agli uomini, veniva vietata la barba di colori non naturali.

Insomma, nella nuova versione non sono presenti quei riferimenti che avevano fatto storcere il naso e che, per esempio, la consigliera Michela Cicculli, presidente della commissione Pari Opportunità del Campidoglio, aveva bollato come "medievali". Il segretario della Cgil di Roma e del Lazio, Natale di Cola aveva parlato di circolare "inutile, in considerazione del fatto che da tempo l'uniforme della Polizia Locale ha ridotto tante distinzioni visive tra uomini e donne, mentre un generico richiamo al corretto uso dell'uniforme avrebbe evitato quella che si presenta come una visione stereotipata e binaria dei generi e che non tiene contro dell'identità delle persone".

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