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Dopo la Regione Lazio, anche Roma Capitale promette di non aumentare il prezzo del biglietto Atac

L’Assemblea Capitolina ha approvato un ordine del giorno a firma Linda Meleo, capogruppo del Movimento 5 Stelle: “Roma Capitale dice no all’aumento del prezzo dei biglietti Atac. Grazie a un ordine del giorno da me presentato, l’Assemblea Capitolina ha votato sì per mantenere bloccata l’attuale tariffazione del nostro trasporto pubblico locale”.
A cura di Enrico Tata
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Ieri la Regione, oggi il Campidoglio. Ieri la promessa dell'assessore al Bilancio, Giancarlo Righini, e oggi un ordine del giorno approvato dall'Assemblea Capitolina per dire no all'aumento dei biglietti Atac.

L'assessore Righini ha promesso che la Regione non aumenterà né il prezzo del Bit, né quello degli abbonamenti: "Mi preme sottolineare che non è previsto nessun aumento della pressione fiscale, così come non sarà toccato il prezzo dei biglietti e degli abbonamenti del trasporto pubblico", le parole dell'esponente di Fratelli d'Italia.

Nelle scorse ore, come detto, si è mossa anche l'Assemblea Capitolina, che ha approvato un ordine del giorno a firma Linda Meleo, capogruppo del Movimento 5 Stelle. Si tratta di un ordine del giorno e non di un impegno concreto della giunta Gualtieri, ma è stato approvato anche con i voti dei consiglieri di maggioranza. Si tratta in ogni caso di una raccomandazione per il sindaco.  "Auspichiamo che questo ordine del giorno sia mantenuto dalla maggioranza", ha spiegato Meleo in una nota.

"Roma Capitale dice no all'aumento del prezzo dei biglietti Atac. Grazie a un ordine del giorno da me presentato, l'Assemblea Capitolina ha votato sì per mantenere bloccata l'attuale tariffazione del nostro trasporto pubblico locale", l'esponente del Movimento 5 Stelle.

Per Meleo, "oggi mettiamo un punto importante a un'annosa questione che rischiava, ancora una volta, di penalizzare le fasce meno abbienti della cittadinanza, finendo per incoraggiare l'uso dell'automobile o addirittura l'evasione. Il bilancio di Atac può crescere attraverso politiche mirate di rinnovamento ed efficientamento, che invoglino più romani a utilizzare il trasporto pubblico; oltre che, naturalmente, a un più accurato sistema di controlli. Al contrario, aumentare le tariffe avrebbe finito per far ricadere maggiori costi su chi già contribuisce regolarmente al servizio pubblico".

L'aumento delle tariffe, ricordiamo, era previsto dal "Contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale tra Regione Lazio e Trenitalia" firmato nel 2022. Ma a quanto pare, la Regione Lazio ha trovato i finanziamenti necessari a scongiurarlo.

La palla è passata, quindi, al Campidoglio che, con questo ordine del giorno, ha preso un impegno con i cittadini nel provare a mantenere le tariffe inalterate. Ma secondo il Messaggero, ad esempio, l'aumento del prezzo dei biglietti BIT è stato già inserito nelle bozze del nuovo contratto di servizio Atac e, del resto, il sindaco Gualtieri non ha mai smentito una possibile modifica del costo dei tagliandi singoli per metro e bus. È invece già intervenuto per ridurre, ad esempio, il costo degli abbonamenti per gli studenti (50 euro per un abbonamento annuale) e ha promesso che lavorerà per mantenere inalterato o ridurre il costo degli altri abbonamenti.

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