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Femminicidio Ilaria Sula a Roma

Dopo aver ucciso Ilaria Sula, Samson scriveva a ragazzi in chat: “Voleva sapere se eravamo stati insieme”

Dopo aver ucciso Ilaria Sula, Mark Samson faceva finta di essere lei e contattava ragazzi in chat, per scoprire se avesse una relazione con qualcuno.
A cura di Natascia Grbic
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Dopo aver ucciso Ilaria Sula, l'ossessione di Mark Samson per la sua vita sentimentale era così forte che ha cominciato a scrivere in chat a dei ragazzi fingendosi lei per capire se stesse frequentando qualcun altro. Un ragazzo di Cassino è stato ascoltato dagli agenti della Squadra Mobile di Roma in modo da ricostruire i comportamenti del 23enne dopo il femminicidio. Il giovane ha riferito di essere stato contattato da Samson nei giorni in cui si credeva che Sula era ancora scomparsa. Lui gli ha scritto come se fosse la 22enne, in modo da capire che tipo di relazione corresse tra i due. Ma non sarebbe il solo. Avrebbe scritto anche a un altro ragazzo di Napoli, e non è escluso che vi siano anche altre persone contattate dal ragazzo.

Si fa sempre più nitida la dinamica del femminicidio della ragazza. Samson sosteneva che i due si erano lasciati in modo pacifico, e che avevano un buon rapporto di amicizia. Ha sostenuto che quella sera Sula fosse andata da lui per portargli dei vestiti, rimandendo a dormire fino alla mattina successiva. Ha detto di averle portato la colazione in camera, e di averla uccisa dopo averla sorpresa a chattare con un ragazzo su Tinder. Una versione che però cozza con il racconto degli amici della 22enne: le sue coinquiline hanno riferito agli inquirenti che il pomeriggio del 25 marzo Samson si è introdotto in casa loro mentre Sula non c'era, e ha provato a portarle via il computer. Non riuscendoci (loro glielo hanno impedito), ha fatto una foto ai contatti della ragazza, per poi tornare a casa. Quando ha saputo cosa era successo, la 22enne è corsa a casa sua per dirgli di uscire dalla sua vita. Quindi non una visita conciliante dato che era su tutte le furie.

Samson ha scritto una nuova lettera al pubblico ministero per dire di essere stato visto mentre trascinava il corpo di Sula con un trolley. Il fatto che lo abbia fatto di giorno, quando poteva essere notato da decine di testimoni, non convince gli inquirenti, che ritengono la 22enne sia stata uccisa la sera del 25 marzo. Se così fosse, potrebbe aggravarsi la situazione dei genitori di Samson: al momento è indagata solo la madre, Nors Man Lapaz. Da capire se questa sia l'ennesima bugia del ragazzo, o la verità.

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