Donna ucraina e russa alla via Crucis al Colosseo: “Gesù parlaci nella morte e insegnaci la pace”
Sono circa 10mila le persone riunite al Colosseo con Papa Francesco per celebrare la via Crucis del Venerdì Santo. A renderlo noto sono alcune fonti della Segreteria di Stato della Santa Sede che citano la Questura. Un Anfiteatro Flavio gremito, dopo lo stop di due anni imposto dalla pandemia, che ha visto le celebrazioni che precedono la Santa Pasqua svolgersi in Piazza San Pietro. Quest'anno il Colosseo è tornato ad illuminarsi accogliendo i fedeli, ma anche romani e turisti, che per tradizione amano partecipare alla ricorrenza ormai entrata a fa parte della tradizione della Città Eterna. Alla fine delle tappe il Papa ha dato la sua benedizione.
La croce portata da una donna russa e una ucraina
La via Crucis di quest'anno è stata dedicata al tema della famiglia, a cinque anni dalla pubblicazione dell'esortazione apostolica Amoris laetitia. Diversi tipi di famiglia, posizionate in corrispondenza delle 14 stazioni. A portare la croce, come voluto dal Pontefice all'altezza della tredicesima stazione, quest'anno sono state due donne Irina e Albina, una russa e una ucraina. Hanno sorretto insieme il legno sotto al quale per i cristiani Gesù Cristo Salvatore del Mondo è caduto per tre volte e sul quale è morto. Un simbolo fortissimo, che sta a significare come Ucraina e Russia siano insieme nel dolore, in queste drammatiche settimane di guerra.
La meditazione letta dalle due donne ucraina e russa
Ad ogni stazione della via Crucis è corrisposta una meditazione, durante la quale le famiglie coinvolte nella celebrazione, hanno letto ognuna un pensiero, una riflessione, una preghiera. Questa è quella pronunciata dalle due donne, russa e ucraina: "Parla nel silenzio della morte e della divisione ed insegnaci a fare pace, ad essere fratelli e sorelle, a ricostruire cio' che le bombe avrebbero voluto annientare".