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Donna trovata morta in casa a Castelnuovo di Porto: interrogato il marito, ipotesi femminicidio

A lanciare l’allarme i vicini di casa dopo aver sentito delle urla. Una volta sul posto i carabinieri hanno trovato il corpo della donna senza vita e il marito in stato confusionale.
A cura di Beatrice Tominic
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Lucia Felici e il palazzo in cui è morta
Lucia Felici e il palazzo in cui è morta

Prima le urla, poi il silenzio. È così che i vicini di casa hanno capito che nell'abitazione accanto stava succedendo qualcosa di preoccupante. Così hanno chiamato immediatamente le forze dell'ordine con una chiamata al 112. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri che si sono fatti strada nella casa. Ed hanno ritrovato il corpo senza vita della donna.

Il ritrovamento del corpo

I militari hanno raggiunto il posto alle 8 della mattina di oggi, venerdì 9 agosto 2024. Una volta entrati in casa, in via Bellavista a Castelnuovo di Porto, comune a nord della capitale, hanno notato il corpo senza vita della proprietaria, una donna di 75 anni.

In casa con lei, al momento del loro arrivo, c'era anche il marito di 82 anni che si trovava in stato confusionale. I carabinieri hanno subito aperto le indagini per cercare di chiarire l'accaduto e lo stanno ascoltando. Nel frattempo hanno trattenuto l'ottantaduenne per sottoporlo alle loro domande e cercare di ricostruire l'accaduto. Non è escluso che possa trattarsi dell'ennesimo femminicidio alle porte di Roma.

Accertamenti sul corpo della donna: non si esclude che possa essere morta per strangolamento, ma è ancora troppo presto per poterlo dire con certezza.

Tre giorni fa il femminicidio di Annarita Morelli

La notizia arriva ad appena tre giorni di distanza dal femminicidio di Annarita Morelli, uccisa dal marito da cui voleva separarsi. Lui, Domenico Ossoli, la controllava in maniera ossessiva. Le aveva installato un gps sull'automobile per spiare i suoi movimenti. È così che l'ha rintracciata nella mattina di martedì scorso, nel parcheggio. L'ha raggiunta con la pistola, ha puntato l'arma contro di lei, che si trovava ancora seduta al posto di guida. E ha fatto fuoco.

Secondo i magistrati, avrebbe agito con l'aggravante della premeditazione e della malvagità, per futili e abietti motivi.

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