Donna scappa di casa per sfuggire alle botte del compagno: “Mi diceva ‘ti uccido di mazzate'”
"Ti uccido di mazzate": questa la frase che un uomo di sessant'anni ripeteva costantemente alla compagna, una donna costretta a vivere tra violenze e abusi, segregata in casa e impossibilità a condurre un'esistenza normale. Alla fine la donna è riuscita a scappare di casa: è andata dai poliziotti del commissariato di Gaeta e ha sporto denuncia contro il compagno, raccontando le terribili angherie che era costretta a sopportare giornalmente.
La donna ha raccontato agli agenti che il compagno la picchiava giornalmente. Il 60enne la prendeva a calci e pugni, la gettava a terra e la strattonava, oltre a minacciarla di morte. Le indagini sono partite immediatamente, e i fatti sono stati confermati da diversi testimoni che erano a conoscenza delle terribili violenze cui la donna era sottoposta.
Gli agenti hanno descritto la situazione come "preoccupante e inquietante", con l'uomo che "costringeva la compagna a un regime di privazioni insostenibili, umiliazioni fisiche e morali e vessazioni di ogni genere". La vittima era dipendente psicologicamente da lui: ogni atto dell'uomo era volto ad annullare la sua personalità, e a far sì che non si ribellasse. E la situazione è andata effettivamente avanti così per anni, fino a che lei ha deciso di dire basta, fuggire di casa e denunciare il suo aguzzino.
L'uomo, che ha ricevuto un divieto di allontanamento dalla casa familiare e di avvicinamento alla donna, è accusato le maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, con condotta perdurante. Nel caso dovesse violare questi divieti, non è escluso che le misure nei suoi confronti possano aggravarsi.