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Donna di 66 anni punta da un calabrone ha una grave reazione allergica e muore

Tragedia a Roccagorga in provincia di Latina, dove una donna di 66 anni è morta dopo una puntura di calabrone. Si sospetta sia stata colta da uno choc anafilattico.
A cura di Alessia Rabbai
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Calabrone (Immagine di repertorio)
Calabrone (Immagine di repertorio)

È morta dopo una puntura di calabrone una donna di sessantasei anni. I drammatici fatti si sono verificati nel Comune di Roccagorga, centro di poche migliaia di abitanti della provincia di Latina nella tarda serata di ieri, domenica 21 agosto. Stando a quanto ricostruito al momento dell'accaduto era poco dopo l'ora di cena quando la donna, che si trovava nei pressi della sua abitazione, è stata punta dall'insetto (Vespa crabro). Non è chiaro come sia entrato in contatto con lei, forse accedendo da una finestra lasciata aperta per il caldo, per rinfrescare la casa con la piacevole aria della sera, oppure la donna si trovava all'esterno. In ogni caso il calabrone l'ha raggiunta e l'ha punta.

Subito, presumibilmente colta da una grave reazione allergica come risposta al veleno dell'insetto, si è sentita male e ha perso conoscenza. Le sue condizioni sono precipitate fino all'arresto respiratorio e circolatorio. A dare l'allarme sono stati i famigliari, che hanno cercato di soccorrerla e hanno chiesto aiuto. Arrivata la chiamata al 118 sul posto è giunto il personale sanitario in ambulanza. Nonostante l'intervento tempestivo dei sanitari, per la donna non c'è stato purtroppo nulla da fare se non constarne il decesso. I paramedici al loro arrivo all'interno della casa l'hanno trovata già morta e non hanno potuto fare niente per salvarle la vita.

Il decesso si sospetta sia avvenuto a causa di un probabile choc anafilattico, che l'avrebbe colta all'improvviso subito dopo la puntura, uccidendola nel giro di una manciata di minuti, per la reazione acuta del suo organismo. Sulla vicenda indagano le forze dell'ordine coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina. La salma della donna è stata trasferita in obitorio e sottoposta ad ulteriori accertamenti. Le indagini serviranno ad accertare le cause che hanno portato al decesso.

Perché la puntura di un insetto può essere letale

La puntura di imenotteri come api, vespe e calabroni può rivelarsi letale in persone con un organismo particolarmente reattivo al loro veleno. Solitamente una reazione allergica non si scatena alla prima puntura perché, come spiegano i Manuali MSD per operatori sanitari, il corpo produce gli anticorpi, ma a partire dalla seconda, quando può manifestarsi una reazione immunitaria gravissima. Tra i sintomi ci sono tachicardia (battito cardiaco accelerato), crollo della pressione arteriosa, irrequietezza, agitazione, gonfiore, capogiri, orticaria, starnuti, difficoltà respiratorie e respiro sibilante, nausea, vomito e diarrea. Nei casi più gravi nel giro di pochi minuti dalla puntura la persona viene colta da convulsioni, collasso e arresto cardiocircolatorio.

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