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Donna con figlia disabile si oppone allo sfratto: “Faccio una strage”. Arrestata dai carabinieri

La casa dove vive la donna insieme alla figlia disabile è stata messa all’asta per vari debiti sembra contratti dal marito anni prima. La 58enne ha minacciato i carabinieri di strage, ed è stata arrestata.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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La donna che la scorsa settimanaha aggredito con un forcone la curatrice della vendita all'asta della casa in cui viveva, è stata nuovamente arrestata. L'accusa per lei è ancora una volta resistenza a pubblico ufficiale. L'episodio è stato simile a quello della scorsa volta: i carabinieri di Anagni sono andati da lei e l'hanno trovata nell'abitazione, in cui non avrebbe potuto stare perché le era stato notificato – dopo lo scorso arresto – un divieto di dimora. La donna, che vive da sola con una figlia disabile, aveva detto già la volta precedente che non aveva intenzione di andarsene. Quando la 58enne ha visto i militari, ha cominciato a inveire contro di loro, dicendo che non sarebbe mai uscita da lì con le sue gambe e che era pronta a fare una strage. I carabinieri hanno prima fatto allontanare con una scusa la figlia disabile della donna, e poi l'hanno arrestata. Dopo l'udienza di convalida, avvenuta questa mattina davanti al tribunale di Frosinone, è stata portata nel carcere di Rebibbia.

Quella donna è una storia molto complessa. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, lei e la figlia con problemi di disabilità sarebbero state abbandonate dal marito e padre e della ragazza. L'uomo le avrebbe lasciate con moltissimi debiti, a cui la 58enne non sarebbe riuscita a far fronte, nonostante alcuni lavori trovati nel corso degli anni. Da qui la vendita della sua casa all'asta. La 58enne però, che non ha dove andare insieme a sua figlia, aveva detto che non si sarebbe mossa da lì. E quando la curatrice la scorsa settimana è andata presso la sua abitazione, è stata aggredita con un forcone. La donna, che ha avuto bisogno di essere portata in ospedale, se l'è cavata fortunatamente con dieci giorni di prognosi.

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