Si è dimessa subito Donatella Bianchi, neanche il tempo di assistere al consiglio regionale, il primo dell'era Rocca, dal suo scranno nell'aula della Pisana. Oltre 7mila sono state le preferenze ricevute dagli elettori nella circoscrizione di Roma, ma evidentemente non sono bastate a convincerla ad accettare la carica di consigliera. La giornalista Rai, candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Lazio, ha lasciato il posto all'ex sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, il primo degli esclusi nella lista del movimento fondato da Beppe Grillo.
Da un lato, Bianchi ha deciso di non ricevere neanche un euro dei circa 11mila lordi mensili che percepiscono i consiglieri regionali per un ruolo che, evidentemente, non riteneva nelle sue corde. D'altro canto, però, emergono dubbi sul senso politico della sua candidatura: perché ha accettato se un giorno dopo l'elezione ha deciso di mollare? La sua campagna elettorale è servita, di fatto, soltanto a far vincere il centrodestra guidato da Francesco Rocca.
Diversi sondaggi hanno messo in evidenza che il centrosinistra unito, Pd-5 Stelle-Terzo Polo, avrebbe avuto chance di vincere la competizione elettorale. Giuseppe Conte ha preferito puntare alla corsa solitaria. Una strategia politica per sottrarre voti ai dem da sinistra, secondo molti. Ma il leader del Movimento si è sempre difeso puntando sulle differenze programmatiche tra i due schieramenti, esemplificate dalla questione del nuovo termovalorizzatore di Roma voluto da Gualtieri. I 5 Stelle si sono detti sempre contrari alla realizzazione dell'opera.
Colei che è stata scelta per difendere queste differenze, questa diversità programmatica e ideale, ha scelto però di fare un passo indietro subito dopo l'elezione. Bianchi ha difeso i temi del Movimento 5 Stelle, forte anche della sua esperienza come presidente del WWF, ma di fatto ha abbandonato il suo incarico politico subito dopo l'elezione.
"La mia è una candidatura di servizio, non sono una politica di professione", aveva messo le mani avanti all'inizio della sua avventura. Ma aveva anche promesso di impegnarsi "in un percorso di rilancio sociale, ambientale ed economico. Mi sono occupata di territori per molti anni, ora ho deciso di concentrarmi su questa regione". Evidentemente ha cambiato idea e più di qualcuno sostiene che il Movimento 5 Stelle potrebbe candidarla al Parlamento europeo. Senza neanche un minuto trascorso a rappresentare i cittadini e gli elettori.