Don Coluccia, il parroco anti-spaccio di San Basilio, diventa poliziotto ad honorem
Quasi ogni notte don Antonio Coluccia scende in strada e cammina per le vie di San Basilio, periferia est di Roma. Armato di megafono, celebra il vangelo per gli abitanti del quartiere, ma il secondo e non meno importante obiettivo è quello di costringere gli spacciatori a nascondersi. In pratica gli impedisce, con la sua presenza in strada, di portare a termine i loro traffici. Per la sua dedizione, per il suo impegno contro la criminalità, gli sarà conferito il titolo di Poliziotto ad honorem. Durante un apposita cerimonia verrà conferito questo titolo "personalità, non appartenenti ai ruoli della Polizia di Stato, che per le loro esperienze di vita hanno costituito un esempio per l'impegno civile, il senso di appartenenza alla comunità e lo spirito di umanità, divenendo così meritevoli di diventare ambasciatori dei valori della Polizia di Stato". Tra queste personalità c'è proprio don Antonio Coluccia "per la sua quotidiana lotta contro il traffico di stupefacenti e la sua attività di sostegno e recupero dei giovani". Lo stesso titolo sarà conferito anche al compositore Mogol "per il suo impegno verso i progetti e le iniziative volte a diffondere i valori della legalità e della solidarietà sociale" e a Valerio Catoia, "giovane atleta paralimpico, che ha salvato la vita di una bimba che stava annegando in mare e che offre il suo contributo nell'ambito delle campagne di sensibilizzazione sull'uso consapevole del web e sul contrasto all'odio online".