Domani via al processo per l’omicidio della 18enne Serena Mollicone
La 18enne Serena Mollicone è stata uccisa il primo giugno del 2001 ad Arce. Domani, vent'anni dopo, comincerà il processo davanti alla Corte d'Assise di Cassino. La prima udienza si svolgerà a porte chiuse a causa dell'emergenza Covid e sarà presieduta dal presidente del Tribunale di Cassino, Massimo Capurso, che ha rimandato appositamente la pensione per evitare ulteriori rinvii. Il procedimento, infatti, è stato rinviato a causa del trasferimento di due giudici della Corte d'Assise.
Caso Mollicone, cinque gli imputati
Gli imputati sono cinque: l'allora comandante della stazione dei carabinieri di Arce, Franco Mottola, il figlio Marco, la moglie Annamaria e il maresciallo dei carabinieri Vincenzo Quatrale. Per loro l'accusa è concorso in omicidio. Quatrale dovrà rispondere anche dell'accusa di istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi. L'appuntato Francesco Suprano è accusato invece di favoreggiamento.
Questi i fatti: Serena Mollicone scompare nel nulla la mattina del primo giugno 2001. Il papà, Guglielmo Mollicone (morto pochi mesi prima della richiesta di rinvio a giudizio degli indagati), chiama i carabinieri nel pomeriggio della stessa giornata. Dopo due giorni il corpo della ragazza viene trovato in un boschetto nei dintorni di Arce. Ha le mani e i piedi legati con nastro adesivo e fil di ferro. Un sacchetto di plastica le stringe la testa. Il caso viene archiviato, ma nel 2008 arriva la svolta: il brigadiere Tuzi racconta di aver visto la 18enne entrare nella caserma di Arce il primo giugno del 2001, il giorno della scomparsa. Non l'ha però vista uscire. Dopo dieci giorni Tuzi si toglie la vita. Nel 2011 vengono indagati i Mottola. Questa la ricostruzione dei pm: Serena è stata uccisa all'interno della casera con una spinta violenta verso una porta.