Dolore per Emilio D’Adamo, trovato morto nella sua auto: “Sei stato un padre eccezionale, il mio eroe”
Dolore e cordoglio a Roccasecca per la morte di Emilio D'Adamo, l'operaio sessantenne trovato morto all'interno della sua auto nel Comune di Colle San Magno in provincia di Frosinone. Di D'Adamo si erano perse le tracce dal 6 gennaio quando, dopo un ultimo post su Facebookche non aveva lasciato molte speranze, si era allontanato dalla sua abitazione. "Oggi è un duro giorno… – aveva scritto – Perdonatemi ma sono stanco, chiedo perdono ai miei figli di non essere stato un padre migliore e di non avere dato loro di più… ma io sono così. A mia moglie chiedo scusa ma sono stanco voglio riposare in pace.. Addio".
Tutti si sono immediatamente attivati per cercare l'uomo: la famiglia disperata, con i figli in testa, hanno lanciato appelli al padre chiedendogli di non fare sciocchezze e tornare a casa, che tutto si sarebbe risolto. "Papà qui abbiamo bisogno di te… sei la nostra forza… ti aspettiamo, torna a casa", lo straziante messaggio del figlio, che non ha mai smesso di sperare. Ieri, il tragico epilogo, con il ritrovamento dell'auto in una zona difficile da raggiungere. "Voglio ricordarti così bello sorridente – scrive il figlio, condividendo una foto dell'uomo – Sei stato un padre eccezionale.. sei stato il mio eroe. Non ti dimenticherò mai. Fai buon viaggio papà".
Tantissime le persone sconvolte, che in questo momento difficile si sono strette attorno alla famiglia. "Chissà quanto dolore provavi per arrivare a tanto… eppure sembravi così felice!!", uno dei messaggi comparsi in queste ore sulla bacheca dell'uomo. Tante manifestazioni di affetto per Emilio D'Adamo, ricordato come marito, padre e nonno amorevole. "Una bravissima persona, un grande lavoratore, un padre e un nonno amoroso, un uomo molto forte, educato e rispettoso. Qualche sera prima di Natale, è venuto in palestra per vedere la sua adorata nipotina. Abbiamo parlato dei prossimi esami per il cambio di cintura e mi ha chiesto se poteva assistere. Certo che si, è stata la mia risposta e ci siamo lasciati con questo impegno. Non avrei mai immaginato questo.
A rivolgere un pensiero a Emilio, anche persone che non lo conoscevano ma sono rimaste toccate dalla sua storia. "La fragilità tocca le corde più profonde del nostro essere, possiamo essere in grado di nasconderla a lungo ed è difficile da fuori accorgersene. Chissà quanto ha sofferto, chissà quanto ha pensato a tutti gli affetti che avrebbe dovuto lasciare, chissà quanto dolore si è portato dentro e per quanto tempo. Viviamo una vita difficile e spesso tendiamo a minimizzare le paure e il grido di aiuto degli altri fino a che non ci troviamo davanti a questi epiloghi. Una tristezza infinita, anche se non conoscevo questo signore. Vorrei tornasse di moda l’empatia, vorrei tornasse di moda un po’ di umanità.Buon viaggio Emilio, che tu possa trovare la pace che tanto desideravi. Un abbraccio alla sua famiglia".