Disinnescata Lady Rose a Viterbo, la bomba della Seconda Guerra Mondiale: nel pomeriggio il trasferimento
Oggi, martedì 7 maggio, un'evacuazione di massa a Viterbo ha coinvolto 37.000 cittadini per disinnescare una bomba d'aereo inesplosa risalente alla Seconda Guerra Mondiale, trovata in via Alcide De Gasperi.
Alle ore 10.27 sono iniziate le operazioni di disinnesco da parte degli artificieri per rimuovere le parti sensibili e pericolose al trasporto. Poi, nel pomeriggio il trasferimento da via De Gasperi al poligono di Monte Romano con un mezzo dell'esercito scortato dalla polizia stradale e con al seguito un'ambulanza della Croce Rossa.
È una delle evacuazioni più importanti di sempre in Italia considerando anche che sono state ritrovate solo sei bombe di questo tipo nel nostro Paese. una tra le più grandi rinvenute sul nostro territorio. L'ordigno pesa circa 4.000 libbre ed è stato ribattezzato "lady Rose", in onore di Santa Rosa, la patrona di Viterbo che avrebbe protetto secondo i residenti la città da una possibile esplosione dell'ordigno nel corso di questi anni.
Il disinnesco e il trasferimento dell'ordigno
Prima sono state evacuate le persone che vivono nel raggio di 1,4 chilometri dalla bomba. Sul luogo del ritrovamento, in via Alcide De Gasperi sono iniziate poi alle ore 10.27 di questa mattina, martedì 7 maggio, le attività degli artificieri dell'Esercito per eliminare le sue componenti sensibile e pericolose. Poi nel primo pomeriggio, il trasporto dell'ordigno dal quartiere Paradiso di Viterbo al poligono di Monte Romano in un'apposita cassa.
Il trasporto è previsto in novanta minuti. L'esplosivo viene poi eliminato nel momento in cui terminano le attività di lisciviatura, un'operazione della durata di circa otto ore in cui la bomba viene "svuotata" per via idrica manualmente.
La bomba è stata chiamata Lady Rose in onore di santa Rosa
In caso di esplosione l'ordigno avrebbe devastato Viterbo nel raggio di molte centinaia di metri, devastando anche le sue mura storiche. Per questo motivo è stata ribattezzata dagli artificieri e dai cittadini Lady Rose, in onore di Santa Rosa, patrona della città: "Anche in passato era stato rinvenuto un ordigno simile a Viterbo. Se non ne sono esplose due, significa che Santa Rosa ha protetto città. Se fosse esplosa, non conosceremmo Viterbo così, per questo l'abbiamo ribattezzata Lady Rose", ha spiegato a la Repubblica il capitano dell'Esercito Luigi Prencipe, del team degli artificieri.