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Disidratato, denutrito e con segni alle caviglie muore in ospedale: aperta un’inchiesta sulla Rsa

I famigliari di un anziano ospite in una Rsa hanno sporto denuncia dopo che l’uomo è morto in ospedale. Hanno detto di averlo visto denutrito, disidratato e con segni alle caviglie.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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La Procura della Repubblica di Roma ha aperto un'inchiesta sulla morte di un uomo di sessantacinque anni all'ospedale San Filippo Neri lunedì 24 luglio scorso. L'ipotesi di reato è omicidio colposo in ambito sanitario. Sotto alla lente d'ingrandimento degli investigatori c'è la Rsa Villa Grazia in via Francesco Cherubini a Monte Mario, in cui l'anziano si trovava ricoverato. Prima di essere trasferito nel nosocomio è stato trovato in uno stato di disidratazione, con segni sospetti alle caviglie. A raccontare la vicenda Il Corriere della Sera, un'inchiesta che è scattata dopo al denuncia dei famigliari del paziente, assistiti dall’avvocato Filippo Morlacchini, che vogliono vederci meglio e chiarire quando accaduto.

Giuseppe era ospite nella struttura, aveva bisogno di cure particolari perché affetto dal morbo di Alzheimer. Si trovava nella clinica dal 15 luglio scorso. Nel giro di una decina di giorni però le sue condizioni di salute sono peggiorate ed è stato necessario il trasferimento in ospedale. I famigliari hanno spiegato che l'ultima volta in cui l'hanno visto era disidratato, denutrito e aveva segni alle caviglie. Gli investigatori hanno raccolto le informazioni trapelate dal racconto dei famigliari e la documentazione necessaria ad avviare le indagini. Spetterà ora alla Procura accertare eventuali responsabilità a carico del personale che aveva in cura il paziente e dei responsabili della struttura.

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