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“Discussioni su calcio e mancato rigore alla Roma”: le giustificazioni di Ruberti alle frasi shock

La compagna di Ruberti, la consigliera regionale del Pd Sara Battisti, sulle origini della lite furibonda: “Albino stava commentando un mancato rigore dato alla Roma in un derby”.
A cura di Enrico Tata
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Albino Ruberti si è dimesso dalla carica di capo di Gabinetto del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dopo la pubblicazione di un video (sul quotidiano Il Foglio) che lo ritrae nel bel mezzo di una violenta rissa verbale avvenuta due mesi fa in un ristorante di Frosinone. I destinatari delle sue parole violente sono Vladimiro De Angelis, soprattutto, e il fratello Francesco, esponente del Pd, ex assessore regionale ed ex candidato (si è dimesso anche lui "per evitare strumentalizzazioni") alle elezioni politiche del 25 settembre. Nel video si sente anche la voce della consigliera regionale del Pd Sara Battisti, vicina a De Angelis e compagna di Ruberti.

Tutte le giustificazioni fornite da Ruberti, De Angelis e Battisti

Ma quali sono i motivi per cui Albino Ruberti si è infuriato? Queste alcune delle frasi da lui pronunciate:

"A me non me dicono ‘io me te compro". E ancora "do cinque minuti pe veni' a chiedeme scusa in ginocchio. Se devono inginocchia' davanti. Altrimenti io lo scrivo a tutti quello che sti pezzi de… mi hanno detto… Io li sparo, li ammazzo".

La prima giustificazione di queste frasi l'ha fornita lo stesso Ruberti al Foglio:

"Si tratta di una lite per motivi calcistici, accaduta circa due mesi fa a Frosinone con una terza persona, che non voglio citare, al termine di una cena. Alla scena erano presenti anche Vladimiro e Francesco De Angelis con il quale ho ottimi rapporti. Niente di più".

Sara Battisti ha aggiunto, in un'intervista rilasciata a LaPresse, che si trattava di una discussione nata per un rigore non dato alla Roma:

"La cena era quasi terminata, alcuni stavano pagando, io stavo fumando una sigaretta. Stavano parlando di calciomercato già da un po', di Real Madrid, di Juve, Albino stava commentando un mancato rigore dato alla Roma in un derby e ha fatto una battuta e con questa persona si è scatenata una lite".

Ruberti ha poi aggiunto altri particolari al Corriere della Sera:

"Avevamo discusso di calcio. Erano volate parole grosse. Avevo fatto una battuta infelice a una persona che era con noi a tavola. Lui si era  sentito offeso. Ha reagito. Mi ha aggredito . Sempre verbalmente".

E ancora Sara Battisti, sempre al Corriere:

"Era una cena in cui la gran parte dei commensali erano maschietti. Discutevano di calcio-mercato Si era acceso un diverbio sul derby Roma-Lazio. Al momento della battuta non c'ero. Ero uscita a fumarmi una sigaretta".

In un colloquio con la Stampa il dirigente capitolino ha ribadito che tutto è nato per motivi calcistici, ma poi aggiunge che durante la cena i commensali hanno parlato anche di collaborazioni politiche:

"Il calcio è stato il motivo scatenante che ha aperto sul momento una ulteriore reazione mia, certamente esagerata nelle parole, sono frasi che non mi rispecchiano, ma sono assolutamente fuori luogo, anche se estrapolate da un contesto privato".

Si parla va di "una normale collaborazione politica", che aveva a che fare anche con "la collaborazione sulle Regionali. Ma nulla legato a richieste o cose improprie. Se ci fossero state sarei stato il primo a denunciare".

Al quotidiano La Repubblica, Ruberti ha aggiunto:

"Il calcio si è mescolato alla politica ed è andata a finire così. Parlavamo della Roma e della Lazio, della finale di Conference League e di un rigore non dato ai biancocelesti al derby. Poi la situazione è degenerata quando al pallone si è mischiata la situazione politica del frusinate. Non essendo d'accordo sul derby, ho detto a Vladimiro che forse aveva bevuto. Lui ha risposto in quel modo".

Un altro frammento della serata spiegato da Ruberti al Corriere della Sera:

"Vladimiro era intervenuto per sedare la rissa e, dal suo punto di vista di uomo d'affari, era una perdita di tempo per una stupidaggine. Da li' la frase ‘mi ti compro'. Nessuna richiesta, era solo un modo di dire che stava perdendo tempo".

Il diretto interessato, Vladimiro De Angelis, ha raccontato la sua versione ad Askanews:

"Ho solo cercato di evitare che una discussione nata per futili motivi calcistici in una tavolata tra amici potesse degenerare".

Ha ammesso di aver pronunciato la frase ‘Me te compro':

"Io non vivo di politica, vivo del mio lavoro. È stato uno sfogo, sicuramente poco felice, di cui mi sono subito scusato con la consigliera Sara Battisti in risposta alle minacciose parole di Ruberti, che si era rivolto alle persone che cercavano di placare gli animi e a me stesso, urlando ‘io ti rovino'".

Ripercorre tutta la vicenda, ancora una volta, Sara Battisti, che all'agenzia Nova ha dichiarato:

"La discussione è nata all'interno del ristorante mentre si stavano facendo dei commenti a una partita di calcio che hanno generato un equivoco tra Albino e Adriano Lampazzi che è il sindaco di un piccolo comune nella provincia di Frosinone. Lampazzi ha mal interpretato una battuta che Albino ha fatto e si è risentito di una battuta relativa a un calcio di rigore non assegnato alla Roma e da lì è partita una lite verbale molto accesa e un po' disperata che noi abbiamo cercato di sedare. Ma la lite era tra loro due e tutte le persone che ruotavano attorno hanno cercato soltanto di spiegare che si stavano alzando i toni per una ragione molto futile".

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