Discarica di Malagrotta: il generale Giuseppe Vadalà nominato commissario per la bonifica
Il generale dell'Arma dei carabinieri Giuseppe Vadalà è stato nominato commissario unico per la messa in sicurezza e la bonifica dell'ex discarica di Malagrotta. L'incarico è arrivato dal Consiglio dei ministri dopo l'accordo tra Governo, Regione Lazio e Roma. A Vadalà spetterà il compito di gestire tutte le fasi dall'affidamento dei lavori all'apertura dei cantieri con le operazioni per il capping, ossia l'impermeabilizzazione del terreno dove giacciono i rifiuti, tramite la stesura di differenti strati di materiali, per verificare che il tutto venga svolto con regolarità. Per la bonifica della discarica di Malagrotta sono stati stanziati 250 milioni di euro.
Valeriani: "Ora sanare ferita inferta a Roma"
"La nomina del generale Vadalà arriva dopo una preziosa collaborazione istituzionale, che ha permesso di reperire le risorse economiche e di avviare i procedimenti amministrativi – ha commentato entusiasta l'assessore al Ciclo dei Rifiuti Massimiliano Valeriani – La Regione attuerà il piano, attraverso il neo commissario, ed è stato definito un preciso cronoprogramma per sanare questa ferita inferta alla città di Roma". "Buon lavoro al generale Giuseppe Vadalà – sono gli auguri del governatore Nicola Zingaretti Ora avanti, dalla Regione massimo sostegno per gli interventi di ripristino ambientale".
Stanziati 250 milioni di euro per la bonifica dell'ex discarica di Malagrotta
Mentre la Giunta Capitolina ha pronti i progetti preliminari di Ama per la realizzazione di quattro impianti per il trattamento dei rifiuti di Roma, il Governo ha stanziato 250 milioni di fondi europei per la bonifica dell'ex discarica di Malagrotta. Chiusa nel 2013 dall'allora sindaco Ignazio Marino, è la più grande d'Europa. Soldi che verranno messi a disposizione dal Ministero della Transizione ecologica tramite il Fondo Coesione e Sviluppo. Il cronoprogramma, come spiegato dall'assessorato al Ciclo dei Rifiuti, prevede la conclusione degli interventi e la rigenerazione dell’area entro il 2025.