video suggerito
video suggerito

Malagrotta, condannato per gestione abusiva di rifiuti speciali Manlio Cerroni

La condanna a 3 anni ha raggiunto l’imprenditore Manlio Cerroni, oggi 98enne e il suo braccio destro Francesco Rando.
A cura di Beatrice Tominic
41 CONDIVISIONI
Manlio Cerroni.
Manlio Cerroni.

Si sarebbero occupati abitualmente di gestire abusivamente grossi quantitativi di rifiuti speciali nell'impianto per il trattamento dei rifiuti che si trova nella periferia ovest della capitale. Così sono stati condannati. Arriva a conclusione un altro processo aperto dopo le indagini sulla gestione della discarica di Malagrotta. Ad essere condannati l'imprenditore Manlio Cerroni, oggi novantottenne, accusato in qualità di amministratore di fatto del consorzio Colari e della srl Giovi e il suo braccio destro, Francesco Rando.

Malagrotta, si chiude un altro processo: qual è condanna

Cerroni e Rando, nel corso di questo processo, sono stati condannati dal tribunale monocratico di Roma a tre anni. Per i due è prevista la pena sospesa. Disposti, inoltre, anche diversi risarcimenti a favore delle altre realtà che hanno preso parte del processo che si è appena chiuso. Fra queste anche il Comune di Roma, che si era costituito parte civile.

Oltre a Cerroni, sul banco degli imputati per questo processo erano presenti altre due persone. Si tratta dei legali rappresentanti fino al febbraio 2014 della E. Giovi srl. Avrebbero agito in concorso fra loro al fine di profitto per organizzare l'attività abusiva di gestione dei rifiuti speciali nel periodo compreso fra il 2006 e il 2018.

Malagrotta e il processo per disastro ambientale

La pena si aggiunge a quella disposta il 5 luglio del 2024, sempre a carico dei due stessi imputati, Cerroni e Rando. La risposta, in questo caso, è arrivata dopo 10 anni di processo con l'accusa di disastro ambientale e disastro colposo per Cerroni e disastro colposo per Rando. I due sono stati condannati, rispettivamente, a sei anni e quattro mesi il primo e a tre anni il secondo a fronte della richiesta di diciassette e undici anni di carcere da parte della Procura di Roma.

Da pagare, inoltre, una provvisionale di 500mila euro alle parti civili, tra cui, anche stavolta, figura il Comune di Roma e la Regione Lazio.

41 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views