Discarica di Albano: i cittadini bloccano i camion con i rifiuti di Roma, interviene la celere
Dopo che l'Asl Roma 6 aveva bloccato il conferimento dei rifiuti nella discarica di Albano Laziale, avendo riscontrato diverse irregolarità, i camion con a bordo tonnellate d'immondizia di Roma sono tornati questa mattina all'invaso di Roncigliano per scaricare. Gli ispettori dell'autorità sanitaria hanno verificato ieri come Ecoambiente abbia sanato le criticità riscontrate, e così la discarica può riprendere a lavorare.
Da quanto si apprende oggi sono attesi in tutto otto camion provenienti dai Tmb di Ama e della E. Giovi. Ad attenderli i cittadini ormai da settimane in presidio permanente. I manifestanti prima hanno rallentato l'ingresso dei rifiuti attraversando via Ardeatina (dove si registrano disagi) su e giù, poi hanno bloccato l'ingresso della discarica così da impedire l'arrivo e l'uscita dei camion. Sono intervenute le forze dell'ordine che hanno rimosso il presidio con la forza prendendo di peso i manifestanti garantendo l'ingresso di sei autocompattatori. Al termine dei momenti di tensione i cittadini del presidio hanno ottenuto che una delegazione di due persone potesse entrare ad assistere alle operazioni di sversamento vigilando sulla tipologia di rifiuti conferiti. Ma non è finita: domani mattina è previsto un nuovo presidio.
La riapertura della discarica di Albano ai Castelli Romani è la soluzione individuata dalla sindaca Virginia Raggi per superare la crisi dei rifiuti della capitale, dove Ama non è più in grado di raccogliere e smaltire ogni giorno tonnellate di rifiuti. E se le strade della città ora appiano più pulite è solo per l'esodo estivo di Ferragosto: a settembre sarà di nuovo emergenza se non cambierà qualcosa viste le difficoltà che si stanno riscontrando a rendere operativi gli accordi.
Secondo il Campidoglio non ci sono siti idonei nel territorio di Roma Capitale per l'apertura di una nuova discarica, così la prima cittadina in fretta e furia ha scelto una sito con delle cubature residue per superare l'emergenza, autorizzando la riapertura della discarica di Roncigliano per sei mesi per il conferimento di 1.100 tonnellate al giorno. Una soluzione "ponte" in attesa che il ciclo dei rifiuti di Roma venga finalmente messo in ordine, con l'individuazione sì di una discarica, ma soprattutto con la messa in funzione di nuovi impianti per il trattamento e il riciclo uscendo finalmente da un'emergenza che appare ormai infinita.
I cittadini di Albano intanto sono determinati a non diventare la discarica di Roma. Il territorio dei Castelli Romani già si è battuto contro l'apertura di un inceneritore, è uno dei comuni della città metropolitana più virtuoso per quanto riguarda la raccolta differenziata. Il presidio permanente, che in queste settimane ha bloccato a singhiozzo i camion, promette di portare avanti azioni più incisive nelle prossime settimane se non ci saranno passi indietro.