Discarica Albano, sindaco M5s denuncia Raggi: “La tua scelta danneggia la salute dei miei cittadini”
"Cara Virginia, oggi ho dovuto prendere una decisione dolorosa e inevitabile. Ho depositato presso la Procura della Repubblica un esposto-denuncia con la quale chiedo che siano disposti gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti che hanno portato alla riapertura della discarica di Roncigliano, valutando gli eventuali profili d'illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili soggetti responsabili al fine di procedere nei loro confronti". Comincia così la lettera indirizzata a Virginia Raggi scritta il 23 agosto dal sindaco di Ardea Mario Savarese. La riapertura in via emergenziale della discarica di Albano Laziale per raccogliere i rifiuti di Roma ha scatenato fortissime polemiche non solo tra i cittadini residenti, non solo tra i sindaci di provincia, ma anche tra lo stesso Movimento 5 Stelle. La decisione presa da Virginia Raggi non è stata accolta bene tra gli esponenti dei partito pentastellato che governano quei territori, e che ora si trovano a dover fare i conti ancora una volta con una discarica attiva nella zona.
A bruciare, soprattutto nel Movimento 5 Stelle, è che la sindaca non ha mai interloquito con nessuno dei sindaci di provincia, nemmeno con gli esponenti del suo stesso partito. "Più e più volte ho chiesto di incontrarti per esporti i motivi di una scelta, la tua, che provoca danni gravissimi alla salute dei miei cittadini – continua la lettera di Savarese – La discarica di Roncigliano, pur essendo geograficamente collocata nel comune di Albano, riversa quasi esclusivamente nel territorio di Ardea le micidiali sostanze che hanno avvelenato i pozzi dai quali i miei cittadini traggono l’unica risorsa idrica disponibile. Comprendo l’emergenza in cui si trova oggi Roma, e tutti noi sindaci della tua provincia ci siamo dichiarati disponibili per trovare una soluzione perseguibile, ma, ahimè, non siamo stati neppure ascoltati. I cittadini di Villaggio Ardeatino, di Valle Caia, di Montagnano, non sono di second’ordine. Hanno gli stessi diritti di chiunque altro, pertanto non accetterò mai che la loro salute sia messa a rischio seppur nell’esigenza di risolvere una situazione che, per quanto grave, non è paragonabile al danno che sta procurando quella maledetta discarica".
Da mesi Ama non è più in grado di raccogliere i rifiuti nella città di Roma. I risultati sono stati visibili molto presto: strade letteralmente invase dall'immondizia, sporcizia ovunque e miasmi che con il caldo sono diventati sempre più insopportabili. Una criticità che si ripresenta in maniera ciclica, e per la quale non è mai stato fatto nulla dall'amministrazione capitolina. E così, ancora una volta, la città si è trovata a dover affrontare un'emergenza, che molto probabilmente a settembre – con la fine dell'esodo estivo – si ripresenterà nuovamente. Per il Campidoglio non ci sono siti idonei a raccogliere i rifiuti di Roma, e così Raggi ha deciso in fretta e furia per la riapertura della discarica di Roncigliano per sei mesi, dove saranno conferite 1100 tonnellate al giorno. Una soluzione temporanea in attesa che il ciclo di rifiuti venga messo in ordine, non solo con l'individuazione di una discarica, ma anche con la messa in funzione di nuovi impianti per il trattamento e il riciclo.